Ceccano, comune in provincia di Frosinone, diventa Corleone. Nasce tutto dalla mente dell’ex assessore comunale di Ceccano, Camillo Maura, che sul proprio profilo Facebook pubblica questa foto, di un cartello che sbarra il comune di Ceccano e lo assimila a Corleone, in maniera dispregiativa.
Tutta la rabbia manifesta a seguito di un episodio di cronaca in cui è stato ritrovato il cadavere di Marcello Pisa in un carrello della spesa. Non bastano le scuse o le giustificazioni per tale gesto, il sindaco di Corleone è subito arrivato ad annunciare la decisione della querela.
Ecco infatti il comunicato del sindaco di Corleone Nicolò Nicolosi:
“Nel Comune di Ceccano, in Ciociaria – comunica il primo cittadino di Corleone – tale Camillo Maura, ex assessore di quel Comune, nel dare notizia del ritrovamento, in un carrello della spesa, del cadavere di uno sconosciuto, ha pubblicato un cartello con scritto “Benvenuti a Ceccano/Corleone” assimilando quel paese alla Città di Corleone. L’Amministrazione comunale di Corleone, facendosi interprete dello stupore e dello sdegno dell’intera cittadinanza, respinge la volgare allusione ad una condizione della realtà corleonese che ha caratterizzato questa cittadina fino alla fine degli anni ’80, ma che ormai da decenni si è avviata su un cammino di riscatto e di rifiuto della violenza e della mafia che ne caratterizza quotidianamente l’impegno, in un’ottica di crescita culturale e sociale che vede partecipi le istituzioni locali e la totalità dei Corleonesi. Per tali ragioni respingiamo con sdegno le volgari allusioni ad una Corleone terra di mafia e di delinquenza e, per tutelarne l’onore e la dignità, decide di dare mandato ai propri legali per perseguire in tutte le sedi il sig. Maura e quanti dovessero insistere nel denigrare la nostra comunità“.
Le scuse di Maura sono apparse insufficienti:
“Chiedo sinceramente ed umilmente scusa – ha scritto lo stesso Camillo Maura – a tutti gli abitanti di Corleone, che si sono comprensibilmente sentiti offesi dall’immagine infelice che ho impulsivamente pubblicato sulla mia pagina Facebook e che non rende in alcun modo giustizia a tutti loro e alla loro terra. Non volevo in alcun modo denigrare o sminuire il valore di tutti i Corleonesi che, da sempre, combattono in prima linea contro la criminalità organizzata, dimostrando forza e coraggio smisurato. Il mio è stato un gesto impulsivo, compiuto con troppa leggerezza, in un momento di rabbia, a seguito di alcuni eventi dolorosi avvenuti ultimamente nella mia amata Ceccano. Spero che voi tutti cittadini di Corleone possiate accettare le mie più sentite e profonde scuse“.
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