La candidatura di Fabio Caserta è una delle più forti per la panchina del Palermo che verrà. È vero, l’allenatore della Juve Stabia dovrebbe rinunciare alla Serie B per tornare in C….
Inizia così l’articolo di Francesco Caruana su Repubblica, oggi in edicola, che ricorda il passato siciliano di Fabio Caserta che già in precedenza aveva rinunciato al Teramo, preferendogli il Catania che gli offriva meno.
La fotografia dell’attuale allenatore della Juve Stabia che a causa di un gravissimo incidente stradale subito all’età di 8 anni, sembrava tagliato fuori dalla carriera del calciatore. Ed invece una lunghissima riabilitazione e poi il ritorno allo sport.
Non da calciatore, ma da karateka. Al pallone approda solo a 18 anni, con la maglia del Locri. E a parte le parentesi in squadre del Nord ( una stagione al Cremapergo e le esperienze con Atalanta e Cesena tra il 2009 e il 2012), l’avventura nel mondo del calcio di Caserta ha sempre avuto come sfondo il Mezzogiorno: Igea Virtus, Catania, Palermo, Lecce e Juve Stabia, da calciatore prima e da allenatore poi, scrive Caruana.
Caserta a Palermo sarebbe un ritorno visto che ha giocato nel Palermo di Guidolin nel 2007; una stagione in sordina condita da un gol nel derby contro il Catania.Una stagione forse influenzata anche dalla morte del padre, così come nel 2013 deve fare i conti con un altro grave lutto e cioè la perdita del fratello 38enne per un incidente stradale.
Castellammare di Stabia diventa il suo posto magico: 5 stagioni poi la carriera da tecnico: nella prima stagione fa il vice di Fontana, al secondo anno la panchina è in coabitazione con Ciro Ferrara e poi, alla prima vera guida tecnica, fa il botto: promozione in B grazie anche a una difesa da record, scrive Caruana in conclusione di articolo.
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