Il governo in queste ore sta decidendo circa la mobilità delle regioni della penisola, ma il presidente dell’Istituto superiore di Sanità è sicuro e avverte: ”Le riaperture? Saranno la sfida più importante”.
Le motivazioni: “Per gli scenari che immaginiamo, in autunno, una patologia come il Sars-cov-2, si può maggiormente diffondere e si può confondere con altre sintomatologie di tipo respiratorio” e “la famosa ipotesi della seconda ondata è collegata a questo, che, dal punto di vista tecnico scientifico è un dato obiettivo. con l’arrivo dell’autunno “c’è una probabile possibilità di maggiore diffusione” del coronavirus.
Ha continuato Brusaferro durante l’audizione alla Camera, in commissione Bilancio, sul decreto Rilancio: “Il virus è ancora presente e i comportamenti dei singoli sono le misure più efficaci per ridurne la circolazione. Questo è importante perché il numero di persone entrate a contatto con il virus è limitato, anche se varia da regione a regione. Molte persone non entrate in contatto, e dunque suscettibili al virus, sono un serbatoio per la sua diffusione”.
Con la prossima settimana – ha spiegato Brusaferro – ci avviamo a una sfida sarà ancora più importante perché sarà liberalizzata la mobilita tra regioni e anche quella internazionale. Questo richiederà una capacità ancora più attenta di monitorare e rispondere a focolai”.
Il presidente dell’Iss ha detto anche che il paese ha comunque superato il famoso ”picco”: “Abbiamo superato la curva di picco dell’infezione e siamo nella discesa. Ma dobbiamo avere la capacità di identificare e diagnosticare i casi sospetti precomente e tempestivamente, laddove ci sono di isolarli e di adottare i controlli”.
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