Dopo le dimissioni di Di Piazza dalla carica di vice presidente, i sostenitori si interrogano sul futuro della società: “Abbiamo sofferto già abbastanza in passato e temo che resteremo ancora a lungo lontani dal calcio che conta”.
“Non me lo aspettavo, le foto dei dirigenti abbracciati a Petralia sembrano vecchissime e invece non è passato nemmeno un anno”.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola
Si dicono preoccupati per quello che può succedere dopo le dimissioni da vicepresidente di Tony Di Piazza. Chiedono quali scenari potranno esserci e l’unica garanzia che vogliono dalla società rosanero è che continui la scalata verso il calcio che conta.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che sottolinea come gli screzi fra i vertici della società rosanero hanno destabilizzato la tifoseria.
Nell’articolo le testimonianze di alcuni tifosi con posizioni anche diametralmente opposte rispetto all’analisi del momento.
C’è chi pensa sia una mossa del presidente Miri per rilevare l’intero pacchetto azionario chi invece sottolinea la bontà della posizione della società rispetto alle ingerenze di Di Piazza che possano compromettere l’armonia della squadra. E c’è anche chi puntualmente addossa tutte le responsabilità alla stampa colpevole di aver ingigantito un non problema, una semplice dimissione da una carica fatta diventare un caso eclatante.
(PS. non è la stampa ad aver prodotto un comunicato ufficiale ed un post di risposta su facebook-ndr)
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