Fra meno di tre settimane il calcio riparte. Lo fa con grande cautela, con grande attenzione ma soprattutto con grande paura.
Quella che possa scoppiare una nuova ondata di contagi che costringa il paese a chiudersi nuovamente a riccio. Insomma il mondo del pallone riparte ma deve anche mettere in preventivo che possa non riuscire a finire la stagione.
Il presidente Gravina (Figc), parlando ai microfoni di Sky Sport ha illustrato dunque le due ipotesi percorribili in caso di stop al campionato:
“In caso di nuovo stop del campionato e impossibilità di disputare, per ragioni di tempo, playoff e playout, ci sarà una cristallizzazione della graduatoria, ma bisognerà far ricorso a un algoritmo che proietta la classifica di quel momento a fine campionato. Abbiamo sempre limitato quello che in tanti hanno invocato come piano B, ma andava al di là delle esigenze di natura tecnica; il nostro piano B è un piano strutturale, molto chiaro, contenuto nella delibera dell’ultimo Consiglio federale e prevede, in caso di momentanea sospensione della stagione regolare, il ricorso a playoff e playout, per mantenere il principi meritocratici. Altrimenti bisognerà ricorrere ad un algoritmo che approveremo prima della ripartenza del campionato. Lo proporremo al Consiglio federale dell’8 giugno e terrà conto di diversi fattori legati a elementi oggettivi per arrivare comunque alla definizione di questo campionato”.
Ecco dunque la novità di oggi: cristallizzare la classifica ma non semplicemente tracciando una linea e osservando cosa dice la graduatoria. No, la Figc pensa a qualcosa di più sottile, più complesso. Pensa ad un algoritmo?
Per chi mastica poco di matematica e informatica , proviamo a spiegarlo brevemente.
Un algoritmo, in matematica, è una semplice procedura che tenta di risolvere un determinato problema applicando un certo numero di passi elementari.
In informatica, un algoritmo è un semplice procedimento che permette la risoluzione di specifici problemi mediante l’applicazione di una sequenza finita di precise istruzioni.
Tradotto in linguaggio calcistico, per avere un algoritmo che stili una classifica finale, vanno inseriti nell’elaboratore diversi elementi, semplici, lineari, non ambigui e non lasciati alla libera interpretazione soggettiva.
Forse elementi come gol fatti, gol subiti, media esterna e media interna, punti in casa o i trasferta, gare giocate e da giocare, infortuni, squalifiche, etc.etc.
Mescolando tutte queste cose il computer dirà alla fine chi vince lo scudetto, chi va in Champions e chi retrocede.
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