Il Tribunale ha deciso e dettato i suoi tempi: non sono ancora del tutto chiusi gli spiragli per una cessione, ma di sicuro tutto è reso ulteriormente complicato dal tempo concesso all’attuale società per il concordato preventivo.
Gianluca Astorina è rimasto amministratore unico del Calcio Catania, dopo le dimissioni del vicepresidente Scuderi e dell’amministratore delegato Giuseppe Di Natale, ha chiesto quindi per il piano di concordato ben 60 giorni.
Ma per il club etneo questa sembra una lenta agonia. Ed è lecito chiedersi cosa ne sarà del club rossazzurro alla fine di questa scadenza con un campionato di serie C comunque da concludere e con dei play-off da svolgere, che potrebbero portare anche alla serie B.
Ma se non dovesse arrivare con una messa in mora da parte dei giocatori quali scenari si prospettano per il Catania? Tutti questi dubbi vanno sciolti ma il concordato, a quanto riporta il Corriere dello Sport, sembra salvare il club da possibili creditori, e si può anche pensare ad una vendita scorporata di Torre del Grifo, separata da quella del club etneo.
L’auspicio del sindaco di Catania a questo punto rimane sempre aperto: qualcuno si faccia avanti per salvare il club, anche questo misterioso acquirente, nessuno abbandoni questo storico club.
LEGGI ANCHE: Catania, il Tribunale fallimentare accetta il concordato
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