L’ultima idea per l’ingresso dei turisti in Sicilia: il tracciamento attraverso un’applicazione. Proprio il 3 Giugno infatti arriverà il via libera per lo spostamento tra le Regioni e così anche la Sicilia sta lavorando alle soluzioni migliori per accogliere e gestire l’afflusso di gente senza dover incorrere in una nuova emergenza sanitaria.
L’obiettivo però, come chiarisce lo stesso governatore della Sicilia Nello Musumeci, è quello di riaprire in sicurezza. Per farlo quindi è necessario studiare le migliori soluzioni possibili.
Per chi arriva in Sicilia ci saranno controlli sulla temperatura in aeroporti, porti e stazioni ferroviaria. Ma non solo, come riporta Palermotoday: per semplificare il protocollo sanitario per i turisti il governo Musumeci pensa a una nuova idea, ovvero far scaricare una app – “Sicilia Sicura” – a chi arriverà in Sicilia da mercoledì facendo così inserire i dati su stato di salute, spostamenti ed eventuali casi di Coronavirus in famiglia.
Il tutto è stato discusso in un summit avvenuto ieri tra Musumeci, l’assessore della Salute Razza, l’assessore al Turismo Messina ed anche Guido Bertolaso. Così Messina infatti scrive su Facebook: “Con il collega Ruggero Razza e Guido Bertolaso che ringrazio per la disponibilità e la professionalità, per mettere a punto il piano ‘turismosicuro’ in Sicilia. Nessuna patente d’immunità prevista ma un protocollo di sicurezza che servirà a rendere le vacanze per i turisti più serene e per garantire i nostri siciliani che tanti sacrifici hanno fatto in questi mesi“.
Musumeci ha poi operato una sintesi di ciò che accadrà dal 3 giugno: “Occorrerà verificare la provenienza, l’esistenza di eventuali casi sospetti nel nucleo familiare, indicare giorno dopo giorno la tracciabilità della presenza del turista. Ricordo soltanto che siamo al centro di una pandemia e che tutto il resto appare davvero piccola cosa“.
Per utilizzare il servizio e scaricare l’app potrà essere sfruttato un dispositivo (tablet, smartphone) che viene poi geolocalizzato dalla Regione Siciliana. Il servizio è stato messo a punto a fine marzo dalla Regione Siciliana attraverso la sinergia tra assessorato della Salute e Protezione civile regionale.
LEGGI ANCHE: Dal 3 giugno l’Italia riapre tutto: anche le frontiere con ‘Europa!
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