Il calcio è ripartito, ma senza i suoi tifosi non è lo stesso sport. Eppure E’ necessario, quasi provvidenziale che sia cosi, su questo non c’è dubbio. Ma non si può dire che lo sport che stiamo timidamente rivedendo, sia lo stesso di 3 mesi fa. Allora la domanda è una: Quando potremo rivedere i tifosi negli stadi?
Dopo avere fissato la ripartenza dei campionati nazionali, adesso il calcio e gli organi competenti stanno cercando di trovare una soluzione per restituire a quei teatri calcistici, simbolo di una comunità che per troppo tempo ha dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria, la sua originaria funzione. Si lavora dunque per ridare un senso agli stadi. “un senso” esatto, niente di più, un piccolo segnale capace di smuovere le acque anche per il futuro.
Quali sono le possibili mosse? Sicuramente non potrà essere messa a disposizione l’intera capienza degli stadi, ma solo un 25%. Questa è la percentuale discussa al tavolo da lavoro. Sanificazione dell’impianto, accesso termoregolato (misura della temperatura corporea all’ingresso della struttura) e distanziamento sociale al suo interno, saranno altri ingredienti praticamente certi nell’eventualità che si riaprano gli impianti al pubblico.
Il modello russo e polacco: In Polonia verranno adottate le medesime misure sopra citate (dal 19 Giugno), dopo che la Federazione, ha trovato un accordo con il Governo nazionale. La Prem’er-Liga invece (la prima divisione russa) attuerà le stesse norme con una differenza sulla percentuale di capienza dello stadio: la strttura potrà essere riempita al 10% delle sue possibilità.
E la Serie A? Per ora sta a guardare. Ma certamente questi modelli appena citati sono il perfetto esempio di come tutto è possibile, se organizzato con la massima sicurezza. ufficializzata la decisione di far ripartire il campionato nazionale, presto l’Italia dello sport studierà anche una soluzione per far rientrare (già da Luglio magari?) i tifosi dove meritano.
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