Terza parte della nostra esclusiva con Rino Foschi. Stavolta l’esperto dirigente ha detto la sua sulla nuova società e sul futuro del Palermo.
Mirri-Di Piazza, questa querelle non fa di certo bene alla società. Come la vede questa situazione?
“Ma secondo me non cambia niente. Ragazzi, Di Piazza si è dimesso da vicepresidente mantenendo le quote. Mantenendo fede agli impegni per cui non vedo tutti questi problemi. Mirri e Sagramola hanno fatto bingo: fanno ciò che va fatto e hanno giustamente i soldi di Di Piazza. Meglio di così non gli poteva andare”.
Lei ha conosciuto Mirri l’anno scorso, è l’uomo giusto per la ripartenza? Vincere quest’anno era un obbligo, come valuta il futuro?
“Mirri l’anno scorso mi ha aiutato. Abbiamo avuto delle discussioni, in cui mi sono anche arrabbiato con Sagramola per delle vicende ma poi tra un tira e molla ne siamo venuti a capo. Però non posso esprimere giudizi in merito alla gestione della società essendone all’esterno. Lui comunque è un grande tifoso. Ci ha dato una mano in un momento importante, alle sue spalle doveva esserci qualcuno che doveva comprare il Palermo ma poi non è stato così”.
Quel qualcuno doveva essere Preziosi?
“Eh si dai ragazzi lo sapete. Se avesse venduto il Genoa avrebbe comprato il Palermo. Ma lo sapete già dai, non mi fate fare nomi o altro. Non si è concluso più non avendo venduto la sua società e quindi le cose sono andate come tutti sappiamo”.
Il budget messo a disposizione è di 6 milioni. Come lo valuta? E’ importante oppure non basta?
“Tanta roba, tanta roba davvero. Un budget importante. Io in C vinsi con molto meno. Anche in B con il Cesena mi andò bene con molto meno. E’ una cifra da C, di chi vuole scalare la classifica, non stravincere ma stare li a competere. Non guardate il Monza di Galliani e Berlusconi, parliamo di una C normale, è una bella somma. Tra tecnici e giocatori significa mettere circa 3 milioni, 3 milioni e mezzo. Si fa una squadra importante, considerando qualche prestito, qualche giovane, qualche parametro 0. Complimenti a loro“.
“E’ una roba seria. Per la Serie C bastano e avanzano. Al sud comunque è più dura del nord salire in Serie B. Il Cittadella in B spende meno. Per cui… con i soldi messi a disposizione dai rosanero si può fare un grandissimo lavoro, si possono fare tante cose“.
Capitolo allenatore: al Palermo sono stati accostati 4 nomi. Calori, Scienza, Caserta e Boscaglia. Chi è il suo preferito?
“Intanto se tiri il dado, chiunque peschi, peschi bene tra questi 4 signori qui. Calori l’ho avuto a Padova. Una persona seria, molto seria e preparata. Dovetti cambiarlo a mio malincuore alla fine. Spesso devi cambiare non perchè ritieni il tecnico non all’altezza. Quell’anno a Padova c’era uno spogliatoio molto complicato, ma arrivammo alla finale di playoff. Calori è stato molto sfortunato nella sua carriera“.
“Scienza in C è una garanzia. Lo ha dimostrato nel tempo, meriterebbe questa opportunità. Caserta l’ho avuto come giocatore a Palermo e l’ho fatto seguire dai miei collaboratori e mi dicono che è molto preparato e molto bravo. Le mie informazioni su di lui sono ottime”.
“Boscaglia è un fuori quota. Boscaglia è al di sopra di tutti ma lavora in B e guadagna tanto. Se prendi Boscaglia vuol dire che vai in B subito, fidatevi di me. Io lo stimo molto, Sagramola l’ha già avuto e sa bene chi sia Boscaglia. Ha fatto grandi cose anche a Trapani. Bisogna capire se il Palermo può permetterselo. Lui è l’unico veramente avanti rispetto agli altri candidati”.
E Sannino? E’ stato tirato in ballo anche lui
“Preferisco sorvolare su Sannino”.
PARTE 1: Foschi a TP.it: “Zamparini non l’ha fatto apposta… era finito. Stavo vendendo a Commisso ma poi…”
PARTE 2: Foschi a TP.it: “La Lega ci ha mandato in C perchè non si fidava dei Tuttolomondo…”
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