Notte di violenza a Benfica nella notte tra giovedì 4 e venerdì 5 giugno. Dopo la gara casalinga contro il Tondela, squadra che naviga nella parte bassa della classifica, il pullman della squadra di Lisbona è stato preso a sassate durante il tragitto verso il proprio centro sportivo.
Autori del gesto teppistico sono stati alcuni tifosi del Benfica scontenti del pareggio e della prestazione della squadra. Nel lancio di oggetti sono stati coinvolti due calciatori del Benfica, Julian Wiegl e Andrija Zivkovic, colpiti da schegge del vetro anteriore del bus, che è andato distrutto.
I due giocatori che hanno riportato ferite al viso sono stati curati al centro sportivo del club, poi per maggiore sicurezza sono stati portati in ospedale. La Società portoghese ha assicurato che garantirà piena collaborazione alle autorità ed ha chiesto il massimo sforzo per l’identificazione dei delinquenti responsabili di questi atti criminali:
“Condanniamo con forza il codardo attacco che il Benfica ha subìto questa notte – ha scritto la società in un comunicato – Un fatto estremamente disdicevole e ripugnante, ancor di più in un momento in cui il calcio portoghese si è unito per riprendere un’attività che dà emozioni a milioni di appassionati. E’ assolutamente inaccettabile che fatti del genere continuino ad avvenire. E’ chiaro che i responsabili non sono tifosi, ma criminali che verranno sicuramente identificati dalle forze dell’ordine”.
In Portogallo, il calcio è ripartito, a porte chiuse, mercoledì scorso dopo tre mesi di stop forzato
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