Radoslaw Murawski non dimentica Palermo. Il tenace centrocampista polacco, oggi di proprietà del Denizlispor in Turchia, in un’intervista rilasciata in esclusiva per i nostri microfoni, ha parlato della sua avventura nel calcio turco senza trascurare il suo passato palermitano.
Tra Coronavirus e Palermo, Murawski ha raccontato le sue esperienze vissute a cavallo tra l’Italia e la Turchia, non trascurando mai il bel ricordo che ha di Palermo e del Palermo.
In Italia il calcio è fermo da quasi tre mesi a causa del Coronavirus. In Turchia invece com’è la situazione? Hai continuato ad allenarti?
“Ho avuto modo di vedere che il calcio in Italia si è fermato, così come in Turchia tutto era bloccato. Abbiamo avuto una pausa di quasi un mese e mezzo, però ho continuato ad allenarmi ogni giorno da solo. Per fortuna abito vicino a un centro sportivo, quindi sono andato ad allenarmi lì senza problemi”.
Ormai sei in Turchia da quasi un anno. Quali sono le principali differenze che hai notato tra il calcio turco e quello italiano?
“Non avendo mai giocato in Serie A in Italia, posso dirti quali sono le differenze tra il calcio italiano in Serie B e quello turco della massima serie. Il calcio in Turchia è più veloce rispetto a quello vissuto in Italia. Anche gli stadi sono nuovi, ci sono molti tifosi in ogni partita, invece in Italia gli stadi sono più vecchi, ma c’è una grande atmosfera durante le partite, soprattutto allo stadio “Renzo Barbera” di Palermo. Il calcio in Italia, rispetto a quello turco, è molto più fisico”.
Parlando delle tue esperienze in Italia, non si può non parlare di Palermo. Che ricordi sportivi ti ha lasciato l’esperienza palermitana? Hai qualche rammarico?
“Essendo stato a Palermo per due anni, ho lasciato lì molti grandi amici, insieme a molti bei ricordi. Mi dispiace davvero che sia finita così la mia avventura col Palermo. Non voglio parlare di problemi finanziari adesso, però mi dispiace parecchio, anche per me stesso, che per due anni consecutivi non siamo riusciti ad andare in Serie A, perché questa città e questi grandi tifosi meritano alla grande la Serie A. Adesso passo dopo passo i ragazzi che fanno parte del Palermo vanno avanti e spero che qualche giorno andranno in serie A”.
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