Pugno duro per i furbetti da pandemia o chi specula e trae guadagno in una situazione d’emergenza: così il presidente FIGC Gabriele Gravina starebbe studiando una punizione esemplare per chi non dovesse rispettare il protocollo e le regole imposte.
Uno dei punti all’ordine del giorno del Consiglio Federale di lunedì insieme alla normalizzazione dell’algoritmo e l’accordo per il prolungamento dei contratti. Una mossa quella di Gravina necessaria per concludere il campionato, rispettare alla lettera il protocollo medico-sanitario.
Così come riporta il Corriere dello Sport sarebbe vietato posticipare i tamponi (previsti ogni 4 giorni) o addirittura saltarli. Non saranno tollerate violazioni o comportamenti antisportivi. Nessuno si deve in qualche modo approfittare dell’attuale impossibilità di variare la norma sulla quarantena “nascondendo” un caso di Covid o viceversa facendolo saltar fuori nel momento più opportuno.
Il segretario generale Brunelli e gli uomini dell’ufficio legale analizzano così tutti gli scenari e si stanno tutelando dal punto di vista giuridico. Ci si avvarrà in tal senso del codice di giustizia sportiva e a ogni possibile infrazione sarà associata la violazione di un articolo del Cgs. Per le violazioni più gravi la punizione potrà arrivare fino all’esclusione dal campionato. Lo spettro della retrocessione d’ufficio è giudicato utile- si legge- “a scoraggiare eventuali malintenzionati“.
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