La strategia- Rispetto a un anno fa non si ricorrerà ai prestiti secchi.
Il ds Castagnini cerca una punta da doppia cifra, un difensore e conta di tenere i migliori baby.
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola
Pelagotti in porta; Doda, Lancini e Crivello a formare tre quarti dell’asse difensivo…
Inizia così l’articolo di Paolo Vannini che ipotizza una formazione iniziale sulla base delle certezze da cui ripartirà il nuovo Palermo e la speranza di poter trattenere qualche under. Una squadra ipoteticamente schierata con il 4-3-3, affidata ad un allenatore che potrà dare indicazioni se non sui nomi almeno su alcune caratteriste che ritiene utili al suo progetto tecnico.
Il Palermo che verrà e che domani aspetta l’ufficialità della promozione, dovrà aspettare la fine dei campionati ed il mercato non può decollare. Quindi si lavora per i contratti dei giocatori da confermare, con contratti professionistici pluriennali ma comunque oculati (per i big è plausibile una media d’ingaggio fra 100-150.000 euro annui), stante anche la crisi economica ampliata dalla pandemia, scrive Vannini.
E rispetto allo scorso campionato sembra che la società non voglia più fare ricorso a dei prestiti secchi ma ad accordi che possano prevedere un prestito con diritto di riscatto per i rosanero. Formula con cui si cercherà di trattenere alcuni baby come Felici (si intravedono spiragli?), Silipo, Kraja, Langella, Fallani e Peretti.
Accardi potrebbe restare come simbolo di appartenenza e continuità, da valutare gli altri palermitani della rosa, infine in bilico ma non ancora deciso il futuro di Sforzini, scrive Vannini in conclusione di articolo.
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