Chiude il mercato ittico di Palermo. Secondo quanto deciso dal Comune del capoluogo di Regione, entro il 16 giugno il mercato dovrà essere svuotato per l’adeguamento igienico sanitario dei locali.
I sindacati però non ci stanno. In una dura nota, riportata da Palermotoday, Sinalp (confederazione sindacale nazionale autonoma dei lavoratori e dei pensionati) ed Enbilgen (Ente bilaterale generale) esprimono tutto il loro disappunto per la situazione che si è venuta a creare.
“Denunciamo questa decisione sia per una errata tempistica dell’intervento sia per una mancata programmazione di un sito alternativo durante tutto il periodo di chiusura. Siamo preoccupati sulla effettiva durata di questa chiusura viste le passate esperienze su interventi di ammodernamento o ricostruzione di strutture pubbliche che si sono susseguiti in Sicilia con lentezza bibblica in grado di distruggere economie ben più consolidate della nostra. La Sicilia, colpita mortalmente da una crisi economica e sociale, ulteriormente aggravata dalla pandemia, non può permettersi il lusso di chiudere strutture o enti senza aver programmato alcuna alternativa per salvaguardare gli operatori economici interessati ed i livelli occupazionali garantiti. Il mercato ittico di Palermo è un polo di distribuzione dei prodotti ittici fondamentale per le Provincie di Palermo, Trapani, Agrigento e Caltanissetta. Gli operatori del comparto pesca di queste provincie hanno necessità vitale di poter usufruire, senza alcuna interruzione, di tale struttura; la sua mancanza certificherà la distruzione del comparto ittico della Sicilia occidentale”.
“Vogliamo ricordate a tutti che il comparto ittico Siciliano rappresenta da solo ben il 55% dell’intero comparto nazionale, questo semplice dato serve a far capire l’importanza economica che riveste il mercato ittico di Palermo per la Sicilia Occidentale. Il segretario del sinalp Sicilia Andrea Monteleone e il delegato regionale di Enbilgen Sicilia Serena Giuliano chiedono al sindaco Orlando, prima di chiudere l’attuale struttura, che sia disponibile uno spazio adeguato a poter accogliere tutti gli operatori interessati evitando la loro definitiva scomparsa. E’ un madornale errore la chiusura del mercato ittico. Se la Giunta Comunale vorrà comunque procedere alla chiusura, la riterremo responsabile dei licenziamenti di migliaia di lavoratori, dipendenti delle aziende che saranno costrette a chiudere l’attività per mancanza di una struttura necessaria a poter commercializzare il loro pescato, oltre naturamente i dipendenti dell’indotto”.
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