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L’immunologo Le Foche: «Sotto l’ombrellone senza mascherina. Sbagliato vedere pericoli ovunque»

Francesco Le Foche: «L’incendio è passato, ora restano focolai ma sappiamo spegnerli». Palestra, teatri, cinema, stadi, vacanze, ecco come muoversi «in sicurezza, nel rispetto razionale delle regole e senza paura»

Questo il titolo di un articolo sull’edizione online del Corriere della Sera

L’intervista di Margherita De Bac con Francesco Le Foche, immunologo del Policlinico universitario Umberto I, che appare ottimista e suggerisce ragionevolezza..
“altrimenti non recupereremo la normalità, la vita sociale è fondamentale per l’uomo quindi dobbiamo tornare a viverla… È come se avessimo spento un incendio, restano piccoli focolai e disponiamo di secchio con l’acqua per intervenire. La situazione ora la vedo tranquilla, andrà sempre meglio nelle prossime settimane e nei prossimi mesi se manteniamo precauzioni razionali in certi ambienti chiusi e affollati… L’Organizzazione mondiale della Sanità ha dichiarato che dovremmo indossare la mascherina in caso di affollamenti, quando non è possibile mantenere le distanze interpersonali. Quindi certi comportamenti non hanno senso. Attenzione a non aver paura di fantasmi, come succede in una celebre commedia di Eduardo… Il virus c’è ma è sbagliato vedere il pericolo ovunque. Vedo persone che quando incrociano un altro essere umano trattengono il respiro e guardano a terra. Una paranoia. Bisogna reagire altrimenti entriamo in un contesto negativo dal quale sarà difficile uscire. So di gente che non mette il naso fuori di casa per paura… Potendo mantenere le distanze io partirei sereno. Sulla spiaggia lettini e ombrelloni sono organizzati in sicurezza. Non c’è motivo di indossare la mascherina tranne quando andiamo al bar dello stabilimento e sono presenti molte persone… dimentichiamo per sempre la calca del pubblico. Non ho dubbi che cinema e teatri siano stati organizzati in modo sicuro e non vedo perché negare a noi stessi il piacere di frequentarli. Non c’è vita senza cultura. Non sono questi gli ambienti dove temere il contagio. Sono state prese misure sufficienti a garantire di assistere senza patemi a un film o a una commedia”.
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