Tutto ciò che c’è nella promozione del Palermo: rendere possibile l’impossibile
Il Palermo è stato ufficialmente promosso in Serie C. L’obiettivo fissato fin da inizio stagione non è mai stato in dubbio sul campo, dal momento che la formazione rosanero è stata in testa al campionato dalla prima all’ultima giornata in cui è stato possibile giocare.
Il dominio del Palermo nel corso del campionato appena trascorso ha fatto intendere a molti che chiunque, al posto degli addetti ai lavori che si sono ritrovati a dover condurre economicamente e tecnicamente la squadra, sarebbe riuscito nell’impresa di trascinare via il Palermo dalla Serie D.
Malgrado tale convinzione le cose stanno in maniera radicalmente diversa. Tutto ciò che c’è nella promozione del Palermo si può riassumere in una citazione: rendere possibile l’impossibile fino a rendere possibile la realtà.
Il Palermo partiva letteralmente dal nulla. Alle spalle del Palermo non c’era niente: nessuno organico che potesse fare da ossatura per la squadra che avrebbe affrontato la D, nessun allenatore già pronto e che conosceva la rosa, mancava il tempo necessario per allestire con programmazione un campionato di vertice, mancava lo Stadio (che non dobbiamo dimenticare che per lungo tempo è stato posto sotto sequestro), mancava persino il campo di allenamento.
Al Palermo la realtà non aveva fatto sconti. Non c’era rimasto nulla di ciò che avevamo potuto godere negli anni passati, tutta l’eredità rosanero era andata via in un colpo solo.
Non era affatto scontato che, partendo da tali condizioni, il Palermo potesse raggiungere la vetta in maniera così dominante.
Se è stato possibile rendere possibile l’impossibile, ciò è grazie al lavoro certosino adoperato dalla proprietà, che fin dal primo momento si è spesa con dedizione e amore nei confronti della causa rosanero, facendo sentire ogni tifoso parte di una grande famiglia, come non avveniva da anni.
Se è stato possibile rendere possibile l’impossibile dobbiamo ringraziare ogni singolo giocatore che è sceso in campo in questi mesi, che ha buttato sudore in campo anche per un solo minuto di gioco. Ognuno di loro ha contribuito a far spiccare il volo all’Aquila del Palermo, mettendo in mostra spirito di squadra, abnegazione per la causa e grande determinazione di spirito.
Se è stato possibile rendere possibile l’impossibile dobbiamo ringraziare anche tutti i ragazzi che per una ragione e per un’altra non sono potuti scendere in campo nel corso di questa stagione. Loro hanno continuato a lavorare in allenamento con professionalità e non creando mai caos laddove altri, in passato, l’hanno creato.
Che questo sia solo l’inizio di un percorso e non la fine, che la promozione in Serie C rappresenti uno step di ciò che, ad oggi, appare impossibile. Solo restando uniti e continuando a remare tutti verso la stessa direzione sarà possibile continuare a scalare ciò che molti ritengono scontato, ma che in realtà scontato non è.
L’impossibile è stato reso possibile grazie alla presenza dei tifosi, che hanno spazzato via la brutta immagine che c’era di Palermo negli ultimi anni, con uno stadio quasi sempre pieno e con numeri in ogni caso importanti per la categoria in cui abbiamo giocato.
Rendere possibile la realtà significa rendere reale ciò che potenzialmente poteva esistere, e se adesso tutti noi stiamo vivendo questa promozione è grazie a chi dentro a questo Palermo ha messo passione, soldi, anima e cuore. Perché non esistono ali possenti senza solide radici.
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