Come due coniugi che decidono di affrontare una tregua sentimentale, ma che difficilmente torneranno insieme, almeno per il momento. Analogo sembra essere lo scenario creatosi tra il Presidente del Palermo Dario Mirri e il “consigliere” Tony Di Piazza (ormai ex vicepresidente), al termine dell’assemblea dei soci conclusasi intorno alle 18,15 e durata poco più di un’ora.
Qualche appunto, ma niente di più. Qualche rilievo sulle forme ma non sui contenuti, nella sostanza.
Insomma è finita esattamente come avevamo previsto nel punto 3 dell’articolo che vi avevamo presentato ad ora di pranzo:
-si va avanti solo nel rispetto del programma già stabilito e programmato, cercando di contenere il malcontento all’interno della società senza troppe esternazioni social. E rispettando le scadenze economiche, (anche con qualche giorno di proroga …)
Quello che conta per il Palermo e i suoi tifosi, è che gli accordi economici saranno rispettati: verrà versata la parte già stabilita del capitale sociale per poter affrontare nel migliore dei modi la serie C. Pare che il Palermo avrebbe già compiuto questa operazione, mentre Di Piazza dovrebbe versare nelle prossime ore o giorni. Si va avanti nel rispetto del motto finchè dura è fortuna ma , in’ultima analisi, pare chiaro che in società non entreranno, almeno per il momento, nuovi investitori e che l’ex vicepresidente dei rosanero non venderà a nessun’altro la sua quota (almeno non nell’immediato).
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