Il presidente Dario Mirri e il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, in conferenza stampa al Renzo Barbera. Segui la conferenza con la nostra diretta testuale.
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17:56 – Mirri: “Sul nome della denominazione dobbiamo vedere perché ci sono tutta una serie di verifiche in corso. La promozione verrà inviata domani col telegramma, e con quella in mano trasformiamo la SSD si trasformerà, e qualunque sia la denominazione prima dobbiamo fare valutazioni con l’autorità. La maglia è già stata individuata, ci saranno 3 maglie. Ci sarà una grande sorpresa per la terza maglia, una maglia che definisco imprevedibile… siamo al 120esimo anno della fondazione del Palermo. Il 1 novembre 2020 potrebbe essere una grande festa, con una grande maglia che possa rappresentare la storia. La polisportiva purtroppo è stata presentata in periodo di Covid, è un progetto a cui credo fortemente, abbiamo avuto 16 adesioni malgrado il periodo, e abbiamo intenzione di riaprire i termini. Purtroppo questa crisi sta sconvolgendo lo sport a Palermo, aggiorniamo tutto a Palermo. Ieri il mio messaggio si è concentrato sull’iniziativa che abbiamo voluto lanciare proprio quel giorno. Il nuovo servizio di spedizioni, oltretutto, sta andando benissimo. In 24h sono state fatte 130 ordinazioni da Copenaghen, Repubblica Ceca, in tutto il mondo!”
17:54 – Mirri: “Diversi sindaci della provincia, come Monreale, hanno chiamato perché volevano bandiere da mettere nel palazzo del proprio comune, per celebrare quanto accaduto. E’ una bellissima diffusione di rosanero in tutta la provincia”
17:53 – Orlando: “E’ già pronta per il consiglio comunale la delibera di concessione dell’impianto alla società, che va comunque in parallelo all’altro percorso, e abbiamo messo a gara la manifestazione del diritto di superficie. La proprietà dello stadio è della regione, così abbiamo un’intesa col governo regionale, e dunque vogliamo pervenire ad un avviso che dia il diritto di superficie, per dare una maggiore consistenza e mette in sicurezza la società che dovesse aggiudicarsi questa competizione. Sugli impianti sportivi le aree di piano regolatore li abbiamo realizzati, tutte quelle aree che c’erano sono tutti stati occupati. L’ipotesi prospettata era troppo costosa, perché dovevano essere rimossi altri impianti di alta tensione”
17:52 – Mirri: “Centro sportivo e stadio? Sullo stadio posso dire che il Palermo può avere uno straordinario e velocissimo sviluppo, qualora l’amministrazione comunale e regionale vorranno pubblicare un avviso per la cessione del diritto di superficie. Da questo punto di vista lo stadio è la priorità. Il centro sportivo Di Piazza ve l’aveva raccontato ai primi di maggio, ma a Palermo è difficile trovare gli spazi necessari, e mio malgrado non sarà possibile farlo in città. Stiamo andando in ricerca di un terreno in provincia. Siamo avanti su vari fronti, speriamo di chiudere con privati, e stiamo aspettando da amministrazioni comunali l’autorizzazione preventiva per costruire il centro. Il centro sportivo a differenza dello stadio è veramente vicino come traguardo”
17:46 – Mirri: “Qualche ruolo per Di Piazza? A novembre abbiamo offerto deleghe formali all’ex vicepresidente, ma ha ritenuto di non acquisirle. Abbiamo tentato un percorso di condivsione, e da parte sua non si è vista la stessa continuità da parte sua. Ma adesso guardiamo avanti, non torniamo su errori commessi in passato”
17:45 – Mirri: “Tacopina socio di Italplaza? Non abbiamo fatto questa indagine, ci basta la parola di Tony. Se c’è ci interessa poco o nulla, il ruolo è quello che dicono le carte o le quote. Tacopina magari è una persona fantastica, ma quello che lui ha svolto non credo che abbiamo portato vantaggi a Roma, Bologna, Venezia… io mi fido di Tony, nessuna indagine”
17:44 – Sagramola: “Il 22 agosto sarà la data ultima per l’iscrizione del campionato. la preparazione inizierà probabilmente ad agosto, e c’è tempo a sufficienza per fare le cose con calma, abbiamo il vantaggio di avere tanto tempo e siamo privi di problemi alle spalle. Non dobbiamo costruire la squadra da zero, abbiamo una base di formazione che ci tonerà utile per essere competitivi”
17:43 – Sagramola: “Identikit sull’allenatore e linea di calciomercato? L’impegno è quello di costruire una squadra competitiva in un campionato complesso e difficile. Per i tempi non li dettiamo noi, ma i calendari dei campionati. Stiamo sistemando le questioni relative ai giovani che avevamo già, e poi metterci alla finestra per vedere quello che succederà, e poi forse qualcuna non ce la farà ad iscriversi, e alcuni giocatori saranno disponibili a condizioni diverse rispetto a quelle di oggi… E’ difficile poi prendere impegni con le loro squadre ancora in corsa con i campionati in essere. Per gli allenatori vale lo stesso discorso dei giocatori. Il profilo si tende ad allenatori che abbiano esperienza nel campionato di Serie C, allenatori che prediligano lo spettacolo. Al Barbera si deve poter godere dello spettacolo calcistico, per soddisfare le esigenze della società, per promuovere attraverso il gioco l’immagine positiva”
17:42 – Mirri: “Quanto accaduto conseguenza della fragilità dell’accordo? Aver accolto Di Piazza non so se è stato un peccato originario, ad oggi no. L’unione prosegue, se le cose dovessero cambiare c’era un peccato originario in cui lui non si è reso conto che un socio che sottoscrive il 40% ha un ruolo consequenziale. Non so cosa succederà dopo, la società ha una visione e prospettiva di assoluta tranquillità”
17:36 – Mirri: “Se Di Piazza lascia la società in maniera meno canonica? Lo escludo, è una persona per bene che rispetta i suoi impegni. Non credo che lui lo voglia disattendere”
17:35 – Mirri: “Accordi diversi concordati da Di Piazza prima della firma? Non ha senso disquisire da tutto, lui era assistito da uno degli studi legali più importanti d’Italia. Abbiamo stabilito patti para-sociali, in cui è stabilito che il budget è l’elemento cruciale, quello centrale. Per il resto questi elementi è complicato andare dietro a questa quantità di informazioni che vengono fuori, che sono tutti assolutamente contraddittori. E’ difficile stargli dietro, perché ha un’incontinenza di informazioni e comunicazione che è incontenibile”
17:30 – Mirri: “Paparesta? Gianluca è una persona amabile umanamente, lui ci ha messo in contatto con Di Piazza. In quei giorni convulsi pre bando, io ricevevo telefonate disparate, gente di ogni tipo. Sagramola entrò in contatto con Paparesta, e mi disse di Tony Di Piazza. Mi disse che era una persona che voleva dare il suo contributo. I primissimi di luglio, ancor prima di ogni accordo formale, con Paparesta abbiamo avuto un incontro a Roma, nei quali Gianluca stesso disse che non aveva alcuna ambizione ulteriore se non quella di assistere Di Piazza, perché si rendeva conto conoscendo le competenze di Sagramola non era necessario. Poi quando abbiamo definito con Di Piazza ogni accordo, ci chiese di nominare un dirigente, e Paparesta iniziò a fare un lavoro di tutela sull’investimento di Di Piazza, sui controlli di gestione. La competenza di Paparesta rivestivano il suo ruolo, ovvero seguire la contabilità, l’ufficio amministrativo”
17:27 – “Quando a febbraio Di Piazza è venuto a Palermo, voleva invitare Tacopina per la partita, ma io non lo ritenevo utile. Non avevamo alcun interesse di coltivare la proposta di Tacopina, dunque non era utile invitarlo. Se valuto offerte per il mio 60%? Assolutamente no”
17:26 – Mirri: “Incontro con i legali di Tacopina a Roma? Ho ascoltato e letto tutto, io non lo conosco e non lo voglio conoscere. Tacopina ha avuto contatti con Di Piazza, il 22 gennaio sono stato chiamato da un avvocato, e dunque l’ho ascoltato perché il Palermo è un palazzo di trasparenza. Lo studio era il Tonucci di Roma, che mi diceva di avere un soggetto interessato all’acquisizione del Palermo, e mi è stato detto che era l’avvocato Tacopina, e io mi sono alzato dopo 5 minuti. Ho avvisato Di Piazza sull’accaduto, dicendo che per il trascorso di Tacopina non credo che fosse un gran vantaggio introdurlo in società, perché non lo ritengo utile. E lui ha detto che era in contatto con Tacopina, senza che io l’avessi mai saputo. Ho avvisato l’avvocato dello studio Tonucci che Tacopina era già in contatto con Di Piazza, e l’avvocato ha confermato i contatti tra i due americani”
17:22 – Mirri: “Ho avvertito Di Piazza che il suo intendimento iniziale stesse cambiando di giorno in giorno. Se lui ha versato il 40% ha un significato, abbiamo condiviso decisioni e progetti. Con la distanza tutto era più complicato, non è detto che qui si facciano le cose male. Non è che essere americani o palermitani cambia qualcosa… Qui c’è un modo di lavorare che non è autenticamente condiviso da Di Piazza. Lui sta dando un contributo generoso a favore della città e della squadra, ma l’amministrazione è delegata. Io sto due passi indietro. Se qualcuno vuole fare del Palermo un proprio divertimento, il calcio non è un gioco ma una cosa seria. Il Palermo è un pezzo importante del cuore della gente”
17:19 – Mirri: “Di Piazza ha ritirato le dimissioni? E’ vero, come è vero tutto il resto, nei premi prima era favorevole e poi contrario. L’unica volta in cui siamo andati a maggioranza e non unanimità è stato per la questione dei premi. Lui non voleva riconoscere ai giocatori ma a cui io tenevo per dare valore alla società. Io ho voluto riconoscere tale impegno, Di Piazza ha assunto l’impegno di essere socio al 40%, e non ho dubbio che manterrà i suoi impegni. Si era dimesso ma poi si era ritirato, insomma sono temi che appassionano ma che non hanno impatto.
Accettiamo il ritiro delle dimissioni? E’ inutile fare come gli struzzi. Se sono nate delle difficoltà è a causa di fraintendimenti e distanza, lui non vive le cose della società e le vive sui social. Lui ha seguito un percorso che non era quello istituzionale, creando dei fraintendimenti a causa della distanza. Quello che è successo secondo me ha un significato, non si può pensare che non ci siano delle conseguenze, il Palermo non è un giocattolo di nessuno. Il Palermo è una cosa seria, non è il Carrapipi. Nelle top società non avviene ciò che è avvenuto in questi giorni, è un fatto di stile. Siamo stati abituati in 10 anni ad una leggere gestione di questi ambiti, guardiamo a chi è avanti a noi, non a chi sta dietro”
17:14 – Orlando: “Il presidente non parla dei giocatori ma dei risultati. Il sindaco non parla dei soci, ma si compiace quando gli impegni vengono onorati come previsto. A me interessa verificare il rispetto degli impegni, sono tutti rispettati e dunque avanti, e ci vediamo in Serie B”
17:13 – Mirri: “Nella sostanza la cosa importante è che non può cambiare nulla, i soldi sono nella società per gestire tutto per un anno. Non siamo mai stati così tranquilli, con una cassa molto capiente per evitare che le cose cambino in corso d’opera. Non abbiamo fatto lo struzzo affrontando ora il tema”
17:12 – Mirri: “Noi abbiamo già un eccellente amministratore, dunque si prosegue sicuramente insieme, fatto salvo ciò che non posso sapere. Il capitale sarà sottoscritto e di piazza farà il suo versamento”
17:07 – Mirri: “La Serie C sarà complicatissima. Non dobbiamo guardare indietro in quanto allenatori, giocatori. Dobbiamo guardare avanti… Quando Silipo è arrivato nessuno sapeva chi fosse, e adesso lo sappiamo. Bisogna guardare avanti, e questo è il mio desiderio e augurio”
17:06 – Mirri: “Non è dovuto vincere. Ci sono state città importanti come foggia che non hanno vinto il campionato. A dimostrazione che non è la tradizione a far vincere, quindi mi permetto di prendermi a nome di tutti il merito di aver risposto ad un dovere. Noi tifosi vogliamo sempre di più, continuando a vincere, ed è quello di cui ci stiamo occupando, costruendo la nuova squadra, il nuovo gruppo che sarà fondamentale per la C. E’ un campionato durissimo, io sono un po’ vecchio e so che è un campionato complicato. Il lecce c’è stato 6 anni… dobbiamo sapere che affrontiamo una categoria complicata e difficile, e il dovere adesso diventa una possibilità. I tifosi devono portare la squadra il più su possibile, ma da soli è complicato. Dobbiamo sostenere tutti insieme il Palermo. Pelagotti mi chiedeva quando tornano i tifosi allo stadio! Il ruolo dei tifosi è determinante, i nostri giocatori hanno bisogno dei tifosi, in questo senso è un’ulteriore responsabilità”
17:03 – Mirri: “Si può vincere, si può perdere. Il senso di appartenenza però deve essere sempre quello. Siamo orgogliosi, abbiamo ricostruito tutto da zero. A fine luglio non avevamo neanche le chiavi dello stadio, non avevamo marchio, maglia, un giocatore. In un paio di settimane Sagramola ha costruito le fondamenta, assumendo ex dipendenti dell’us città di palermo, e oggi con la promozione il Palermo assume un sesto collaboratore. Dare lavoro è una responsabilità sociale ed economica che noi manteniamo, evidentemente tra gli ex collaboratori dell’U.S. Città di Palermo”
17:02 – Mirri: “I giocatori sono visti come dei ragazzi viziati, che hanno soltanto avuto dalla vita. Noi, invece, abbiamo dei giocatori che hanno compreso cos’è il nuovo Palermo e dove vuole andare. Vogliamo trasmettere quello che da altra parte non c’è. Non abbiamo mai mancato una scadenza nei pagamenti, e ai giocatori non è mai mancato l’affetto. Ragazzi che guadagnavano 1500€ al mese, stipendi comuni quindi, hanno vinto il loro campionato e hanno rinunciato al premio. Ragazzi che hanno condiviso che era giusto che anche loro dessero il loro contributo, lasciando in parte alla società, e parte in beneficenza. Questa è una delle fondamenta del Palermo: questi ragazzi parleranno con chiunque, racconteranno che a Palermo si rispettano gli impegni, sempre”.
17:00 – Mirri: “Tutti abbiamo dimostrato senso di appartenenza. i tifosi hanno voluto rinunciare a quello che gli era dovuto, in un momento di enorme difficoltà economica, soprattutto a Palermo. La gente rinuncia ad avere indietro il rimborso all’abbonamento, più di 10.000 persone. Rinunciando a quello che gli è dovuto dimostrano di aver compreso quello che noi desideravamo, così come gli sponsor. Queste aziende hanno sostenuto il Palermo e ora stanno rinunciando a quello che era di loro diritto”.
16:59 – Mirri: “Parlare dopo il Sindaco è sempre molto complicato. Ringrazio la città e chi ci ha creduto sempre, dal primo giorno. Sapevamo che era un’impresa dovuta, ma nello sport nulla è dovuto come nella vita. Ho assuto la responsabilità morale di caricare sulle spalle della società l’obbligo del risultato. E’ stato un campionato interrotto drammaticamente, però mai la squadra ha dimostrato di non meritare la vittoria. Abbiamo avuto una squadra vera, che ci ha veramente rappresentato nel modo migliore. Ricordo tutto: i momenti positivi e meno, i rigori sbagliati, le vittorie in casa e fuori casa… tutto conqusitato grazie alle gambe e al cuore dei giocatori, al cuore della città e alla passione che è stata riversata su tutti noi. Il mio compito è stato quello di trasmettere questo senso di appartenenza e passione che ho provato per 50 anni e che continuerò a provare. Chi ama il Palermo lo ama sempre: da tifoso, presidente, giocatore…”
16:57 – Orlando: “Mirri ha fatto il Presidente. Mai sentito una volta parlare di un giocatore. Questo è rispetto del lavoro di ognuno, ed è una cosa che apprezzo. Il clima si fonda su comportamenti quotidiani e concreti. L’augurio è che il clima caratterizzi il Palermo in Serie A e B”
16:56 – Orlando: “Festeggiamo la conferma della Serie C. Siamo una città che ha l’orgoglio di avere una tifoseria da Serie A, che coniuga l’entusiasmo per la promozione col rispetto per la salute. Ho cercato di esprimere tutto questo con la bandiera rosanero a Palazzo delle aquile, per dire grazie a tutti coloro che hanno reso possibile l’obiettivo. Il presidente può dire “missione compiuta”. Vi ringrazio per aver mantenuto l’impegno assunto quando avete partecipato al bando, per ridare a Palermo il calcio con entusiasmo e partecipazione. Invito tutti a non guastare questo clima, dobbiamo essere tutti delle start up. Il virus ci ha fatto diventare start up. Anche il glorioso palermo è start up, malgrado la sua storia antica. La mia presenza qua è l’espressione del sentimento di una città che vi dice grazie per quello che avete fatto e continuerete a fare”
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