Serie A in chiaro: Mediaset scatena la bufera e manda la diffida in Lega

Dopo i passi in avanti e gli iniziali accordi raggiunti con Sky e Dazn per le partite di Coppa Italia, il nodo da risolvere riguarda le partite da trasmettere in chiaro di campionato e il discorso comincia a farsi più serio.

Il passo indietro, come riporta il Corriere dello Sport, è stato notevole, e riguarda l’ostacolo posto da Mediaset, in quanto emittente televisiva, anche lei ha lo stesso diritto di mandare in onda le partite in chiaro e per tal motivo ha mandato una lettera di diffida in Lega.

Nella missiva, Mediaset specifica che in assenza di una decisione governativa riguardo alla trasmissione in chiaro di una o più gare di A, anche lei vuole avere la possibilità di diffondere le immagini. Se sarà la Lega a dare questa facoltà di trasmettere 1/2 incontri sul digitale terrestre, la tv di Berlusconi vuole comprarne i diritti.

Qualora non le fosse data questa opportunità, è pronta a chiedere tramite un provvedimento d’urgenza (articolo 700 del codice di procedura civile) di bloccare la trasmissione. Un’iniziativa analoga potrebbero metterla in atto anche la Rai e in teoria tutte le altre tv nazionali (per esempio La 7). L’audience è un fatto di fondamentale importanza oggigiorno.

Mettere d’accordo le parti non sarà affatto semplice e l’obiettivo dichiarato da principio del Ministro Spadafora era quello di non ricorrere ad alcuna norma ma di operare attraverso il dialogo. Alla Rai può essere concessa la facoltà di anticipare 90° Minuto alle 21,15 e un anticipo orario può essere dato anche a Mediaset (che ha il meno pregiato dei pacchetti per gli highlights in chiaro), ma pare che a Cologno Monzese non basti.

Per quanto riguarda Dazn, l’incontro è stato invece positivo: Giusi Viani, dirigente della web tv, si è mostrato disponibile a trasmettere una sua partita visibile per tutti.

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