La situazione sempre più critica è quella del focolaio all’Irccs San Raffaele Pisana di Roma: sono ormai ben 99 i contagi e 5 i decessi raggiunti in questi giorni.
«E temiamo che siano destinati ad aumentare», ha fatto sapere l’Unità di crisi Covid-19 della Regione Lazio come riporta il Corriere della Sera. «L’attenzione resta altissima e i pazienti positivi sono stati tutti trasferiti», prosegue l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato.
All’insorgere dei primi contagi, si era già avvertito quanto la situazione fosse drammatica e in poco tempo la struttura è stata isolata,chiusa da un cordone sanitario che blocca le nuove accettazioni e presidiata dai militari.
“Questo focolaio non ci voleva e tutti i nostri sforzi sono adesso ricondotti alla tutela di pazienti e operatori. Poi faremo tutte le verifiche al completamento dell’indagine epidemiologica – così l’assessore D’Amato -. Non bisogna abbassare la guardia lo dico da giorni, va mantenuta alta l’attenzione. Dal quadro fornito dalla Asl Roma 3 emerge un possibile caso indice tra gli operatori e ci aspettiamo un ulteriore incremento dei casi“.
Un’ipotesi che poi sembra essersi rivelata esatta :dal Seresmi dello Spallanzani si indica come possibile caso un fisioterapista che si è ammalato nei primi giorni di maggio. Da qui la decisione di richiamare tutti i degenti che sono stati dimessi dal 18 maggio in poi, i loro familiari e i contatti più stretti.
Nell’arco di 48 ore si arriva a 68 positività totali. Proseguono intanto il lavoro di tracciamento dei contatti e i test: in due giorni vengono effettuati 2.332 tamponi e oltre 2.500 esami sierologici. L’11 giugno emergono altri 9 casi. Mentre ieri altri 22, che portano così il totale a 99.
Tra loro due operatori sanitari e 14 degenti (poi trasferiti allo Spallanzani) sono stati scovati con i tamponi effettuati per la seconda volta nell’arco di cinque giorni all’interno della struttura sanitaria. Al primo test molecolare della scorsa settimana erano risultati tutti negativi. Sempre collegati al cluster della Pisana, altri due decessi che portano il totale delle vittime a cinque. La Asl 3 ha deciso di estendere l’indagine epidemiologica a ritroso, a partire da tutti i dimessi dal 1 di maggio, i loro parenti e i loro contatti.
La situazione nella capitale si fa ancora più delicata, anche alla Garbatella, un’intera famiglia è stata trovata positiva al Covid-19 e il palazzo adesso è in quarantena e presidiato dalle forze dell’ordine. Centosette le persone sottoposte a test: dai primi risultati sarebbero emersi 13 contagiati. Il timore è che si ripeta quanto accaduto ad aprile al Selam Palace sulla Collatina, dove ci furono 50 casi.
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