Quarantena trovata la formula
Dopo settimane di lavoro per trovare la quadra del protocollo sanitario ecco la soluzione a garanzia del campionato
Se ci sarà un positivo la squadra andrà in ritiro per due settimane ma potrà giocare grazie a test da effettuare a tutti la mattina prima del match in programma.
Resta da individuare ora un ente terzo scelto per occuparsi di esami certificati.
Questo il titolo del Corriere dello Sport, oggi in edicola
Il mondo del calcio ha espugnato la roccaforte della quarantena di 14 giorni che minava la conclusione del campionato.
Questa l’apertura dell’articolo di Andrea Ramazzotti che sottolinea come si è trovata un’alternativa a quanto previsto dall’ordinanza del Ministero della Salute, e cioè la quarantena.
Sullo stile del modello tedesco, se un qualunque membro dello staff di un club (dai giocatori ai magazzinieri) dovesse risultare positivo al covid-19, la squadra potrà andare in campo a patto di effettuare un test molecolare poche ore prima del fischio di inizio. Poi tutti in ritiro. Insomma, il soggetto positivo verrà trattato come un infortunato.
La svolta è arrivata ieri un po’ a sorpresa, scrive Ramazzotti, … il Covid+ verrà isolato, mentre gli altri andranno per 2 settimane in ritiro dove continueranno ad allenarsi. La novità è che potranno uscire per giocare le gare prima di ritornare in quarantena. Come è possibile? Con un accorgimento studiato dalla Figc e dalla sua commissione medico scientifica presieduta dal professor Zeppilli. La mattina prima di ogni incontro tutti i componenti del gruppo squadra saranno sottoposti a tampone rapido (la risposta in 3-4 ore) e potranno andare allo stadio solo i negativi…. Serve inoltre individuare un ente terzo che faccia i tamponi a tutte le formazioni di A e B a poche ore dal match. In casa o in trasferta. Se ne sta occupando la Lega che a breve sceglierà una delle due offerte ricevute: una è di Synlab, l’altra di Lifebrain.
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