L’imprenditore italo- americano vuole cedere il suo 40 per cento, le operazioni preliminari sono già iniziate. Il cda del Palermo ha approvato il bilancio e ha rilanciato il progetto per il centro sportivo a Torretta.
L’ex vice presidente farà sapere entro sette giorni se intende partecipare all’investimento sulla struttura.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola
Separati in casa. Dario Mirri e Tony Di Piazza restano uniti solamente dalle carte firmate che prevedono almeno un altro anno di collaborazione per il bene del Palermo.
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che sottolinea l’esito dei due CdA di ieri pomeriggio. Si va avanti così, senza chiarimenti essenziali ma senza scossoni sull’operatività della società che vuole costruire una squadra per raggiungere la promozione.
E non ci sono nemmeno preoccupazioni sul versante economico: c’è una cassa con fondi già versati che dà la possibilità di avere una prospettiva operativa completa, un budget da sei milioni di euro e una stima di fatturato da dieci milioni di euro per una spesa viva stimata intorno a quattro milioni di euro, scrive Tripi.
Le distanze restano, non c’è stata una redistribuzione delle deleghe she restano assolutamente a Sagramola, non c’è un nuovo soggetto all’orizzonte che voglia rilevare le quote di Di Piazza.
E sul fronte concessione dello stadio, è subito rientrato l’allarme: il sindaco Orlando una settimana fa aveva parlato di una bozza di convenzione sul tavolo degli uffici comunali, scrive Tripi che conclude affrontando il tema centro sportivo, su cui Di Piazza si è riservato di rispondere entro sette giorni.
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