Ieri è stata giornata di Consigli di Amministrazione per la proprietà rosanero con il club che, al termine, ha pubblicato un comunicato, di cui vi abbiamo dato notizia.
In molti saranno stati colpiti dal passaggio in cui Di Piazza si riserva di confermare o meno il suo interesse a partecipare alla realizzazione del centro sportivo.
Ma non è questo, a mio avviso, il passaggio più importante del comunicato.
Il tema centrale, credo, sia quello relativo al passaggio di quote.
Inoltre i soci hanno avuto modo di avviare il confronto sul futuro trasferimento delle quote della Italplaza (quote riferibili al Sig. Di Piazza), con confronto rimesso ai rispettivi legali.
Avviare il confronto sul futuro trasferimento delle quote significa semplicemente ribadire che Di Piazza conferma di vendere e Mirri di comprare e che per dettagli e cavilli ci penseranno gli avvocati. E’ questa forse la cosa più importante che è venuta fuori dal CdA di Hera Hora. Forse si va verso una soluzione della diatriba. Ed è un bene per l’immagine del Palermo.
Non deve stupire se Di Piazza, prossimo a vendere, vuol pensarci qualche giorno se partecipare o meno alla costruzione del centro sportivo. Del resto qualunque imprenditore prossimo ad uscire da una società non è disposto ad altri investimenti. Ci sta, è legittimo. Così come sembra di intuire che la costruzione del centro sportivo sarà gestita da altra società terza, diversa da Hera Hora, per quanto sempre ad essa riconducibile.
Al contrario sarebbe contraddittorio per Di Piazza voler uscire da Hera Hora e restare nel progetto del centro sportivo realizzato dalla stessa società.
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