Accursio Bentivegna è stato per un periodo uno dei giocatori più promettenti del vivaio del Palermo, tanto da essere corteggiato da alcuni dei top club italiani e non solo. Il giovane fantasista adesso gioca nella Carrarese, dove nel corso delle ultime stagioni è riuscito ad imporsi in mezzo a giganti come Tavano e Maccarone, malgrado negli ultimi mesi abbia dovuto combattere con dei guai fisici.
Intervistato in esclusiva dai nostri microfoni, Bentivegna ha ripercorso la sua stagione alla Carrarese, facendo un salto nel passato e uno nel futuro, lasciando una porta aperta per il Palermo che verrà.
La Carrarese nel corso di questa stagione ha vissuto una grande stagione, arrivando alle spalle soltanto del Monza di Galliani e Berlusconi. Purtroppo un infortunio non ti ha permesso di giocare con continuità, adesso sei pronto per i play-off?
“Si stiamo facendo una grande stagione, siamo tutti giocatori validi a disposizione del mister Baldini e penso lo stiamo dimostrando. Per quanto riguarda me, l’infortunio è stato una bella botta per me però ormai è alle spalle. Mi sono allenato tutti i giorni anche nel periodo di inattività e adesso sono pronto per i play-off”.
A Palermo molti tifosi hanno un bel ricordo di te. Nelle prime giornate della stagione 2016/17, quando hai avuto l’opportunità di giocare, hai messo in mostra, per quel che hai potuto, le tue qualità. Hai qualche rimorso ripensando alla tua esperienza palermitana?
“Purtroppo sì. Mi dispiace che non ho potuto dare quello che avrei voluto”.
A Carrara hai avuto la possibilità di giocare con grandi campioni, come Ciccio Tavano e Massimo Maccarone. Quest’ultimo, altro ex del Palermo. Cosa ti hanno insegnato questi due calciatori?
“Sono grandi giocatori e uomini di esperienza, che si sono messi sempre a disposizione della squadra. La loro umiltà e la voglia di fare sono il loro principale punto di forza”.
A tal proposito, a Palermo c’è stato qualche giocatore che ha rappresentato per te un punto di riferimento mentre stavi in Sicilia?
“Durante la mia esperienza a Palermo i giocatori più ‘anziani’ mi aiutavano parecchio, per esempio Enzo Maresca, ma anche Stefano Sorrentino, per non dimenticare Roberto Vitiello… Era davvero un gran bel gruppo”.
Hai avuto modo di seguire il Palermo nel corso dell’ultima stagione in Serie D? Che idea ti sei fatto della squadra e della nuova proprietà?
“Sì, certo che l’ho seguito. Penso che la nuova proprietà abbia voglia di fare e di riportare il Palermo dove merita di stare. Sulla squadra non posso dire tanto, ma ho visto qualità importante e giocatori come Edoardo Lancini, Roberto Crivello e Mario Santana hanno aiutato molto il Palermo quest’anno”.
Ad oggi sei un giocatore della Carrarese, dove quando hai avuto l’opportunità di giocare hai fatto bene. Un giorno, magari, ti piacerebbe tornare a Palermo? Senti di dover riscattare qualcosa?
“Chi non vorrebbe giocare a Palermo? Sono siciliano e tifo Palermo da quando sono piccolo. Al momento posso solo dire che nel calcio tutto può succedere”.
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