Non sono passati inosservati tutti gli episodi di vandalismo a cui sono state sottoposte molte scuole di Palermo, come l’Istituto Comprensivo Falcone nel quartiere Zen o il plesso «Sperone-Pertini» a Brancaccio.
A volere intervenire è il ministero dell’Interno, presieduto da Luciana Lamorgese che suggerisce più controlli sul territorio, telecamere a circuito chiuso e un maggiore coordinamento tra le amministrazioni locali, i responsabili scolastici e le forze dell’ordine secondo quanto riporta il Giornale di Sicilia.
Sono episodi ormai ricorrenti non solo a Palermo, ma in tutta l’Isola. Furti e danni si sono registrati recentemente anche a Erice, Licata e Campobello di Mazara fino all’ultimo caso segnalato a Siracusa dove i ladri sono entrati ben sette volte per rubare alla scuola “Vittorini“.
“Il ministero dell’Interno segue con attenzione ogni attacco alle istituzioni scolastiche – ha detto il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, durante il Question Time alla Camera – che rappresentano un presidio di legalità soprattutto in quei quartieri caratterizzati da una situazione socio-economica particolarmente delicata connessa ad una presenza aggressiva della criminalità mafiosa“.
Il riferimento è soprattutto palese per le scuole di Palermo: “Le scuole interessate – ha aggiunto – sono situate in quartieri con fragilità sociali e sono impegnate nella diffusione della cultura della legalità anche mediante iniziative, con le famiglie, per combattere la dispersione scolastica per sottrarre alla criminalità un potenziale serbatoio a cui attingere“.
In Prefettura a Palermo è atteso oggi un incontro per l’analisi degli episodi, per l’individuazione delle soluzioni e per garantire la sicurezza in vista della ripresa delle lezioni in presenza.
Per la scuola Falcone allo Zen, in particolare «il Prefetto ha coinvolto le istituzioni e ha inoltre effettuato un sopralluogo sul posto», ha spiegato il ministro che ha anche sottolineato che «il Comune di Palermo ha in programma l’installazione di diciannove telecamere perimetrali ed è stato predisposto un intervento per il potenziamento dei
sistemi di sicurezza passiva mentre sin da subito è stata decisa l’intensificazione dei servizi di vigilanza».
Ad intervenire sulla vicenda, anche la dirigente scolastica del plesso Pertini Antonella Di Bartolo, diretta interessata di quanto verrà deciso dalla Prefettura e che afferma:
“E’ proprio sulla messa in sicurezza degli edifici scolastici che bisognerà puntare soprattutto in questo periodo che è tutto fermo anche a causa del Covid ; si può lavorare immediatamente per realizzare quegli impianti tecnologici, sia d’allarme che di videosorveglianza, che possono essere collegati con le varie centrali operative.
La solidarietà, arrivata dal Prefetto e da tante altre autorità e persone comuni, è stata importantissima per ripartire, adesso però servono azioni concrete per proteggere le dotazioni didattiche ma anche per garantire l’integrità delle scuole come presidio dello Stato, specie dove il contesto sociale è più difficile”.
LEGGI ANCHE: Palermo, un nuovo raid alla scuola Falcone del quartiere Zen. La preside: Non è giusto ricominciare da zero
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