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Sul suo probabile no al centro sportivo stiamo con Tony Di Piazza

Palermo

Noi stiamo dalla parte del Palermo e se riteniamo che in questo momento stare dalla parte del Palermo voglia dire essere d’accordo con Mirri allora si, siamo filo Mirri o lecchini come a molti piace definirci. Ma chissenefrega? Il bene del Palermo prima di tutto.

Non abbiamo preso le parte di Dario Mirri ed “attaccato” Tony Di Piazza per partito preso è così come abbiamo fino ad ora difeso il presidente su molto di quello che ha fatto e detto oggi, per la vicenda del centro sportivo ci schieriamo con Tony Di Piazza. Ci sembra infatti chiaro che questo pomeriggio Tony Di Piazza confermerà il suo disimpegno per quel che riguarda la costruzione a Torretta del centro sportivo. Struttura che non verrà realizzata direttamente ne dalla società Hera Hora ne tantomeno dalla società rosanero ma da una società terza. E su questa decisione non possiamo che essere assolutamente d’accordo con l’ex vicepresidente.

Questo non vuol dire che Di Piazza non vuole che si faccia il centro sportivo anche perché da persona intelligente sa bene quanto questa struttura sia importante per il Palermo. Ovviamente Di Piazza ritiene, immaginiamo, che non abbia alcun senso immettere liquidità in un progetto che comunque la si voglia vedere nulla cambierebbe per lui all’interno della controllante Hera Hora rispetto alla situazione attuale. Inutile spendere una cifra vicina ai sette milioni di euro che potrebbe caso mai essere utilizzate diversamente, ovvero per comprare il restante 60% da Dario Mirri e Damir se mai decidessero di vendere.

 

P.S. I nostri ultimi pezzi non sono stati particolarmente graditi da molti che ci hanno mostrato il loro civile dissenso mettendoci come è corretto che sia la faccia. Al contrario di qualcuno che per contestare il nostro pensiero, legittimo ci mancherebbe, lo ha fatto creando profili facebook falsi. Ma sappiamo bene di chi si tratta e considerata la stima che abbiamo per i/il “mandante/i” andiamo avanti per la nostra strada con grande onestà intellettuale che che se ne dica o si voglia far credere. Per fortuna la quasi totalità dei lettori non ha bisogno di essere telecomandata…