Della serie: “Chi è causa del suo male pianga se stesso”. Domenico Cottone dopo l’arresto del 9 maggio scorso con l’accusa di peculato e abusiva attività finanziaria, ed indagato anche per il reato di riciclaggio, l’ormai ex patron del Marsala Calcio, è stato deferito dal Tribunale Nazionale Federale. Il motivo? Alcune dichiarazioni rilasciate a SoloSavoia.it, che mettevano in cattiva luce l’SSD Palermo non sono andate proprio giù agli organi della giustizia sportiva.
Il presidente della “Giustizia” Cottone, già arrestato e nei guai da mesi, aveva infatti, in quella famosa intervista risalente al Gennaio 2020, parlato di presunti favoritismi alla squadra rosanero, da parte degli arbitri. I riferimenti erano diretti alla partita contro il Roccella, vinta 2-0 dal Palermo: “È sotto gli occhi di tutti che il Palermo è favorito dagli arbitri, nel dubbio il fischio è sempre a loro favore. Domenica con il Roccella hanno annullato un gol ai calabresi senza motivo, si era parlato di palla uscita, di fuorigioco, ma in realtà non c’era nulla, il portiere palermitano era uscito a farfalla e il gol era regolarissimo”.
L’ormai ex “numero uno” della squadra trapanese, aveva continuato come una furia sempre nella stessa intervista, accanendosi letteralmente contro il club di Dario Mirri: “Loro ogni domenica se c’è bisogno ricevono l’aiutino, è capitato contro di noi sia all’andata che al ritorno. C’è Felici che cerca sempre di entrare in area per fare il solito tuffo, tanto l’arbitro fischia rigore. Domenica il Savoia contro il Marina di Ragusa si è visto negare un rigore nettissimo, vi dico che se al posto dei bianchi ci fosse stato il Palermo quel rigore veniva fischiato. È come il Bari l’anno scorso con la Turris che avrebbe meritato la promozione, anche se quest’anno ai corallini è stato dato un girone facile come sorta di risarcimento della scorsa stagione”.
Non contento, Cottone, aveva deciso di chiudere in bellezza convinto che la società di Viale del Fante, avesse addirittura pagato direttamente il passaggio in Serie C: “Il Palermo per essere iscritto al campionato ha dovuto versare alla lega ben 1 milione di euro. È come se avesse pagato il lasciapassare per la C. Lo dico con convinzione. Così come dice che non è stato giusto far pagare tanto visto che l’anno prima Bari ed Avellino avevano pagato 300 mila euro”.
Ecco la decisione del giudice federale:
“La decisione del giudice del Tribunale Federale è giunta nella giornata del 19 giugno 2020, con una ulteriore condanna per Domenico Cottone e una penalizzazione con annessa ammenda per il Marsala calcio. Il deferimento ha portato, infatti, alle seguenti decisioni:
per il sig. Cottone Domenico, mesi 6 (sei) di inibizione;
per la società SSD Marsala Calcio arl, punti 1 (uno) di penalizzazione, da scontarsi nel corso della stagione sportiva 2020/2021, oltre ad € 1.500,00 (millecinquecento/00) di ammenda”.
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