La storia fra lui e la città è lunga diciotto anni, piena di ricordi, momenti belli e qualche delusione.
“Non smetterò mai di ringraziare i palermitani per il grande affetto che ogni giorno continuo a ricevere”.
“Ma non ho mai pensato neanche per un solo momento di lasciare il calcio. Questo sport, insieme alla mia famiglia, è tutta la mia vita”.
Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola.
Delle polemiche fra i soci rosanero gli interessa poco e niente. Quello che conta per il capitano del Palermo Mario Alberto Santana è tornare a giocare. E soprattutto ricominciare un discorso interrotto a dicembre…
Inizia così l’articolo di Valerio Tripi che intervista il capitano rosanero ben lontano dall’idea di abbandonare il calcio.
Vi riportiamo alcuni passaggi dell’intervista che potete trovare integralmente su Repubblica in edicola:
“Palermo è casa mia. Insieme alla mia compagna Federica l’anno scorso abbiamo scelto di stabilirci qui. Tutto quello che poi è successo dal 12 agosto, da quando è iniziato il ritiro con il Palermo fino ad oggi, fa parte di un’altra grande storia d’amore che mi ha legato definitivamente a questa città e alla sua gente. Non smetterò mai di ringraziare i palermitani e i tifosi del Palermo per il grande affetto che ogni giorno, in qualsiasi momento, continuo a ricevere… non ho mai pensato neanche per un solo momento di mollare e di lasciare il calcio. Questo sport, insieme alla mia famiglia, è tutta la mia vita. Non l’ho pensato nemmeno mentre ero in lacrime disteso sopra la barella. Dal giorno dell’infortunio ho dato il massimo per guarire bene e il più velocemente possibile. E la lunga sosta, da questo punto di vista, mi ha aiutato. Il mio prossimo obiettivo è quello di continuare con i progressi di settimana in settimana fino alla ripresa della preparazione ad agosto per vedere come reagirà il tendine..
ho avuto la fortuna di vedere nascere il Palermo del presidente Mirri. Lui, con la sua forte passione e un enorme senso d’appartenenza che è giusto rivendicare in qualunque momento, in poco tempo ha messo in piedi un progetto ambizioso e duraturo che ha come obiettivo quello di riportare il Palermo nell’élite del calcio… Preferisco concentrarmi soltanto sul presente. L’unica cosa che mi sento di dire è che mi piacerebbe restare nel mondo del calcio, ma più che in giacca e cravatta dietro una scrivania, forse mi vedrei di più in campo in tuta”.
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