Accadde oggi, 1° luglio 2017: Maurizio Zamparini, con un comunicato molto duro, spinge Paul Baccaglini a dimettersi dalla carica di Presidente dell’U.S. Città di Palermo:
“Baccaglini non ha mantenuto i patti – scrive Zamparini – ora si dimetta. Ho ricevuto un’offerta ridicola. Mi dispiace che quella frangia di tifosi che mi contesta non mi conosca affatto come persona: io voglio bene anche a loro”.
Le dimissioni dell’ex iena arrivano il giorno successivo:
“Prendo atto del no all’acquisto – dichiara Baccaglini – ringrazio la città e saluto i tifosi che così calorosamente mi hanno accolto, rivolgendo un sentito grazie con la speranza che un giorno le nostre strade potranno tornare a incrociarsi e che nel frattempo possa trovare la necessaria serenità”.
Finiva così il breve regno di Re Paul, durato 117 giorni, durante i quali all’ineffabile ex Presidente del Palermo furono concessi onori e gloria e furono aperte le porte delle Istituzioni e dei salotti della Palermo bene, che faceva a gara per invitarlo.
Che fosse solo una becera strategia per distogliere il popolo rosanero da una impietosa retrocessione, in tanti lo capirono con il senno del poi. Anche perché chi osava paventare dubbi veniva additato come “nemico della contentezza”. Si faceva a gara per fare i selfie con Paul, che generosamente non si sottraeva all’abbraccio della folla adorante. Accompagnato dall’inseparabile Angelo Baiguera, ex braccio destro di Zamparini, si faceva ammirare in tour propagandistici di tale imponenza da fare impallidire anche il più smaliziato politico venditore di fumo ed aria fritta.
Vale la pena ripercorrere brevemente gli incontri istituzionali che segnarono indelebilmente i 117 giorni del regno di Paul:
- 8 Marzo 2017 incontro all’Ars con il vicepresidente dell’Assemblea Regionale.
- 9 marzo incontro a Villa Niscemi con il Sindaco Leoluca Orlando. Nel video post conferenza accusa i giornalisti di scetticismo
- 10 marzo incontro a Palazzo Steri con il Rettore dell’Università Fabrizio Micari, per la creazione di una start up a favore dei giovani palermitani. A seguire un tour al mercato della Vucciria dove viene Paul viene accolto dai palermitani come il nuovo messia.
- 11 marzo – visita al Santurio di Santa Rosalia.
- 13 marzo – Fra l’entusiasmo generale, sbarca a Palermo Thais Souza Wiggers, ex compagna di Baccaglini, nuova first lady rosanero.
- 24 marzo – visita al Teatro Massimo, a fare gli onori di casa è Francesco Giambrone, sovrintendente del teatro palermitano.
- 27 marzo – Visita al reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’ARNAS Civico, Di Cristina e Benfratelli di Palermo.
Ritiro del Premio ”Mario Francese”, organizzato dall’Ordine dei Giornalisti di Sicilia. - 29 marzo – Incontro presso la sede di Confindustria Palermo con il Presidente Alessandro Albanese a fine incontro dichiara: “ ci siamo capiti, annusati e ci è piaciuto l’odore reciproco”.
- 30 aprile 2017. Data fatidica per il closing che, ovviamente, viene rinviato per “problemi logistici con le banche, ma nulla di preoccupante” come si affrettano a rassicurare i protagonisti della vicenda. Quella sera stessa Baccaglini è ospite d’onore ad una sfilata di moda alle Mura delle Cattive dove la compagna Thais Souza Wiggers è madrina della serata.
È l’ultimo evento mondano: da allora inizia un lungo periodo di silenzio mediatico da parte del loquace Paul che si conclude il 26 giugno a Palazzo delle Aquile, dove viene ospitato dal sindaco Orlando: “Il silenzio delle ultime settimane è stato un silenzio lavorativo – afferma il Presidente – i tifosi chiedono fatti concreti e dare solo notizie giornaliere senza fatti non avrebbe avuto senso. Inevitabilmente questi silenzi vengono riempiti alcune volte da notizie vere, alcune da false, e a volte la gestione di queste notizie tende a rallentare il processo”.
Orlando rassicura i tifosi confermando che “i soggetti che preleveranno il Palermo sono affidabili, la fase istruttoria con i vari esami dei bilanci è completata e manca solamente la fase formale. La società è avviata verso questo passaggio”.
Ma il 1° luglio 2017, a retrocessione avvenuta e con una stagione da programmare in cadetteria, il Patron Maurizio Zamparini scrive la parola fine ad una vicenda che per alcuni mesi catalizzò l’attenzione dei palermitani, fra dubbi, certezze, sogni e speranze comunicando testualmente: “La proposta del legale di Paul Baccaglini e soci (Integritas Capital) in mio possesso, che sono pronto a mostrare, contiene un’offerta ridicola in quanto viene proposto il pagamento di una somma inferiore in 4 anni, senza previsione di investimenti futuri nel Palermo, né garanzie di solvibilità”.
La storia di Paul Baccaglini, nuovo re di Palermo, si chiude con la sua mancata incoronazione. Per settimane andò in giro per la città, imbambolando la gente con la sua parlantina veloce e piena di slang, abile nel dire il niente attraverso un fiume di parole.
Il buon Paul fu solo il primo dei tanti incantatori di serpenti che a seguire sbarcarono a Palermo. Tutto sommato forse fu anche il meno peggio ed anche il più simpatico. Tutti quelli che arrivarono dopo di lui furono infatti autentici squali, che non si limitarono ad incantare la gente con le belle parole, ma insieme a squaletti, iene ed avvoltoi banchettarono allegramente sulla morente società U.S. Città di Palermo, fino a farne scempio, senza nessuna pietà e senza nessun rimorso.
Ed a proposito di Alessandro Albanese, vale la pena ricordare quanto grande è stata la sfortuna di quest’uomo di trovarsi sempre nel posto sbagliato e nel momento sbagliato. Prima Baccaglini, poi gli Inglesi (Albanese era un grande sostenitore dell’advisor Maurizio Belli. Insieme a Daniela De Angeli partecipò al famoso pranzo di Sferracavallo). Poi, per il colmo della sfortuna, fu nominato Presidente dell’U.S. Città di Palermo da Salvatore Tuttolomondo. Lui di certo non poteva sapere l’epilogo di Arkus quando disse: “Siamo nelle mani giuste.”
Quanto poi in realtà furono giuste quelle mani lo stabilirà a tempo debito la Magistratura. Ma questa è già un’altra storia.
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