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Canone esoso per il «Barbera»? Colpa di una formula matematica

La tariffa per l’utilizzo dello stadio stabilita partendo dal valore dell’impianto che è di 8,5 milioni.
Il Comune richiede i 341 mila euro che vengono fuori dal calcolo.
Si cerca una soluzione. Il club rosanero ritiene troppo alta la spesa, nei prossimi giorni previsti altri incontri.

Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola

Un importo «congruo» che per il Comune è anche insindacabile. I 341.150 euro previsti come tariffa per l’utilizzo annuo dello stadio «Barbera» rappresentano “il più probabile canone annuo di concessione dell’intero complesso sportivo, nelle attuali condizioni d’uso”.
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che spiega come si è arrivati a stabilire la cifra attualmente chiesta dal Comune come canone di locazione del Barbera.
Per stabilire l’affitto dello stadio si deve stabilire il suo valore che è di 8.528.274 euro. Cifra che nasce sommando le diverse aree di cui è composto lo stadio: le due torri adibite a uffici hanno un valore complessivo di 1,08 milioni, il manto erboso di circa 1,285 milioni, l’area pedonale di oltre 140 mila euro, gli spalti (ovvero la «struttura ad anfiteatro») di 5,8 milioni e gli spazi esterni di circa 216 mila euro.
Sommando si ottiene la cifra di 8 milioni e mezzo che va moltiplicata per il 4%, definito “saggio di capitalizzazione“.
Fatta questa semplice operazione, viene fuori la cifra di 341 mila euro che il Comune non può ridurre. Le uniche strade percorribili sembrano o la compensazione con lavori straordinari a carico della società o qualche forma di sponsorizzazione dello stesso comune. Di questo si parlerà nei prossimi incontri previsti fra società e rappresentanti della commissione consiliare.
L’impressione però è che da ambo i lati si stia facendo il possibile per trovare un’intesa ben prima della scadenza, scrive Giardina inconclusione di articolo.
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