Si apre oggi una settimana importantissima sul fronte stadio ed è per questo che, come abbiamo fatto fino ad ora, vigileremo con grande, grandissima attenzione affinchè sulla pelle del Palermo non si giochi una “partita sporca”.
I consiglieri comunali dimostrino il loro potere e la loro importanza lavorando per il bene della città e dei cittadini che li hanno chiamati a governare la cosa pubblica, e non pretendendo biglietti omaggio per lo stadio. Il loro più che lauto, se rapportato all’impegno profuso, stipendio può permettergli di acquistare un biglietto per lo stadio, soprattutto considerato che siamo in serie c è che quindi non costa chissà quanto.
Ed è proprio per questo motivo che condividiamo la proposta di che vorrebbe che nessun biglietto omaggio vada ai politici approvando un emendamento anti privilegi.
Ma vogliamo fare ancor di più per mettere ognuno davanti alle proprie responsabilità. Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere nomi e cognomi di chi si opporrà all’eliminazione di questo inutile privilegio per non definirlo in altro modo.
Volete che il Palermo, giustamente, paghi un canone di affitto equo per il Renzo Barbera? Allora non vediamo perché debba mettere nella convenzione a disposizione una sessantina di biglietti omaggio.
Ancor di più perché la concessione di questo privilegio per la società di viale del Fante avrebbe un notevole costo che si andrebbe a sommare alla cifra da spendere per l’utilizzo dell’impianto. Noi come tutti i tifosi preferiamo che questi soldi vadano spesi magari per l’ingaggio di un giocatore che almeno avrebbe un’utilità.
Piuttosto, come abbiamo già scritto in un’altra occasione, se proprio il consiglio comunale non potrà fare a meno di inserire questa clausola che abbia il buon senso di donare i biglietti a chi davvero ama il Palermo e non può permettersi di andare allo stadio. Almeno così la politica una cosa buona la farebbe davvero.
Ma si sa rinunciare a certi privilegi da casta è difficile, chissà che magari però non riescano a smentirci. Ma se così non sarà, ogni occasione per noi sarà buona per rendere pubblici nomi e cognomi. Bisogna smetterla di pensare che la società rosanero possa in qualche modo essere merce di scambio. E questo anche per non rischiare di tornare ai tempi bui quando la società di viale del Fante era posto di sottogoverno.
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