Oggi intorno alle 16 la città di Palermo è stata vittima di una bomba d’acqua che ha
causato due morti e molteplici problematiche alla cittadinanza. L’acqua ha inondato quartieri e strade, arrivando perfino a un metro di pioggia. Un disastro del genere non si vedeva dal 1790.
Il sindaco Leoluca Orlando dichiara che questa emergenza poteva essere contenuta solo nel caso in cui la pioggia non fosse caduta ininterrottamente, in modo tale da rendere operative le procedure ordinarie per limitare i rischi.
Orlando continua invitando ad una presa di coscienza: “Quanto è avvenuto deve spingerci ancora di più ad una profonda riflessione e a fare nostra le parole di ieri del nostro arcivescovo sul modello di sviluppo che sempre più sta alterando il rapporto fra l’uomo e l’ambiente e il clima del nostro pianeta. In questi momenti, tutta la macchina comunale è impegnata per affrontare questa emergenza non annunciata al massimo dell’impegno e
della professionalità mentre attendiamo con apprensione che i vigili del fuoco ci diano notizie sulle persone che ancora al momento risultano disperse e siamo vicini ai loro familiari.”
Come poteva essere evitato tutto questo? Conosciamo bene le pecche della nostra città, come ad esempio impianti fognari non del tutto efficaci e manutenzione stradale poco affidabile. Ma forse in questo caso, la riflessione più accurata dovrebbe essere rivolta al nostro sistema climatico che già da anni mostra un importante cambiamento che ci
sorprendere come nella giornata odierna. Sarà necessario quindi che ognuno di noi si responsabilizzi affinché il nostro pianeta possa tornare ai ritmi naturali.
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