Oggi era il giorno della presentazione del neo assessore alle culture del Comune di Palermo Mario Zito. Durante la conferenza stampa, dei giornalisti hanno chiesto proprio a quest’ultimo, quale sarà il rapporto con Alberto Samonà, assessore ai beni culturali e suo omologo regionale.
Zito, con molto garbo, ha risposto che si lavorerà con serenità con le istituzioni come si è sempre fatto, con la massima sinergia e collaborazione per il bene della città e che “se ci saranno divergenze con Samonà non è perchè si tratta di Samonà, ma le divergenze le si possono avere con tutti, anche con lo stesso sindaco Orlando che mi ha nominato”.
E’ proprio lo stesso sindaco ha affermato di non avere mai condiviso la scelta del Governo regionale, svelando anche un retroscena consumatosi il giorno in cui il leghista Samonà fu scelto ufficialmente: “La stessa sera dell’annuncio – ha reso noto – ho telefonato al governatore Nello Musumeci per dirgli che non potevo accettare la scelta di una persona che non ha mai rinnegato sia il nazismo che il fascismo”.
Poi continua duramente: “Il referente è solo Musumeci. Nessun rappresentante della mia giunta si siederà mai ad un tavolo dove ci sarà Samonà, così come mai, comunque, ci siamo seduti ai tavoli durante le conferenze regionali. Se vogliono noi interveniamo, prendiamo il microfono e parliamo, ma non ci sediamo alla presentazione di eventi strettamente regionali”.
Non poteva non arrivare la risposta di Samonà, che punta il dito sulla classifica da poco sfilata sul rendimento dei sindaci d’Italia (che ha confermato l’ultimo posto per Orlando): “Il sindaco non vuole sedersi al tavolo con me? Non può essere certo commentata la dichiarazione di Orlando che, evidentemente non a caso, risulta essere ultimo nella classifica degli amministratori locali graditi ai cittadini italiani”. Poi conclude: “Ci sarà grande collaborazione con Zito, verso il quale nutro una certa stima”
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