Il capo della Polizia, Gabrielli, sembrerebbe piuttosto preoccupato della crisi economica che rende il terreno molto fertile alle organizzazioni criminali che non perdono tempo per sferrare l’attacco all’interno società.
Egli raccomanda: “Noi abbiamo due grandi questioni a cui prestiamo particolare attenzione: la possibilità che la crisi economica diventi prateria per le organizzazioni criminali e il tema dell’ordine pubblico. Abbiamo costruito un osservatorio a livello nazione, presso la direzione centrale della polizia criminale, che ha come oggetto di monitorare, indirizzare e fornire al decisore politico tutte quelle che sono le indicazioni che possono essere utili per le misure che devono essere intraprese per contrastare questa possibilità”.
Per il 41esimo anno dalla morte del celebre poliziotto, l’intera squadra ha voluto ricordare il collega che ha perso la vita ucciso da Leoluca Bagarella il 21 luglio 1979 in un bar di via Di Balsi. “E’ un ricordo doveroso, per un grande poliziotto, tenendo conto che questa terra ha avuto talmente tanti martiri, che a volte si fa fatica a ricordarli tutti. Questo era un mio impegno personale che avevo preso con la signora Giuliano”.
Queste, sono le parole del Capo della polizia durante la cerimonia commemorativa di Giuliano.
“Non è solo un ricordo di un poliziotto ucciso” continua il primo poliziotto, “ma anche di un poliziotto che aveva capito perfettamente quale doveva essere la strada per attaccare l’organizzazione criminale. Noi ovviamente ricordiamo sempre i grandi processi e le grandi sentenze. Ma a me piace ricordare anche chi ha lavorato in un contesto di grande tensione perché nel 1979 non so quanti palermitani, e non solo, parlassero di mafia e di criminalità organizzata”.
Inoltre ha voluto dar risalto anche alla situazione attuale che stiamo vivendo; il Coronavirus, a sua detta, potrebbe provocare “delle lacerazioni nel tessuto sociale perché molte persone avranno difficoltà a riprendere la propria attività”. Così, chiede un maggior intervento e una maggiore attenzione da parte della collettività nazionale; chiede inoltre un importante impegno ai prefetti e ai questori per quanto riguarda l’interpretazione del disagio della gente.
A tale cerimonia hanno partecipato il Sindaco Orlando insieme alle massime istituzioni civili e militari della città, per non dimenticare chi è sempre stato in prima fila a combattere l’imponente fenomeno mafioso.
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