Serie C. Al via della nuova stagione con dieci conferme, cinque trattative da definire e altri tre in prova.
Quasi al completo il blocco che ha vinto il campionato, dell’undici titolare mancano solo il terzino sinistro e il centravanti. Gli esempi di Bari e Parma con diversi cambi fatti in corsa.
I rischi della strategia. Emiliani rivoluzionati a gennaio con 7 acquisti. I pugliesi hanno tenuto soltanto sei elementi.
Questo il titolo del Giornale di Sicilia, oggi in edicola .
Dieci conferme, cinque trattative in dirittura d’arrivo e altri tre in prova. Il Palermo che partirà per il ritiro di Petralia Sottana potrebbe avere ben diciotto volti già noti…
Inizia così l’articolo di Benedetto Giardina che analizza l’organico dei rosanero in parallelo con quello dei team di Parma e Bari che come il Palermo, promossi in C puntarono al doppio salto.
Se si esclude Vaccaro ed un attaccante (Ricciardo o Sforzini), i rosanero ripartono dalla squadra titolare che ha vinto la D.
Gli esempi del Parma e del Bari possono essere indicativi, però.
Il Parma confermò 15 elementi dalla D ma a gennaio, vista la brutta classifica, fece una rivoluzione, acquistando 7 elementi e cedendone 3 della vecchia squadra, oltre al cambio in panchina (arrivò D’Aversa e il ds Faggiano).
Il Bari invece fece subito piazza pulita confermando solo 6 giocatori del campionato dilettantistico.
Considerando le trattative per riportare in rosa Fallani, Peretti, Langella, Kraja e Felici, la strategia del Palermo somiglia più a quella del Parma.
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