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Pianeta Serie A, 34° giornata: l’analisi di fine turno

Pronti? Via! Si apre la 34° giornata del massimo campionato calcistico italiano con la prima sorpresa dovuta al Verona che al Bentegodi arresta la marcia trionfale dei bergamaschi reduci da un filotto di 9 vittorie consecutive. Verona–Atalanta 1-1: apre le marcature Zapata per i nerazzurri al 50′ e pareggia Pessina (il cui cartellino è di proprietà atalantina) al 59′.

Altra mezza sorpresa alla Sardegna Arena dove il Cagliari di Zenga ferma il lanciatissimo Sassuolo di De Zerbi sul risultato di 1-1 con reti dell’intramontabile Ciccio Caputo per i neroverdi al 12′ e pareggio del redivivo Joao Pedro per il Cagliari al 63′.

Tutto pressoché scontato invece in Milan-Bologna perché al Meazza i rossoneri di Pioli travolgono i rossoblu con una “manita” che non ammette deroghe come riconosce lo stesso Sinisa Mihajlovic. Milan-Bologna 5-1: reti di Saelemaekers (10′), Calhanoglu (24′), Bennacer (49′), Rebic (57′), Calabria al 90+2′ per il Milan. Gol della bandiera di Tomiyasu per il Bologna. Si fa in tempo a vedere anche il solito mugugno di Ibra quando Pioli lo sostituisce al 62′ (chissà perché un campione di questo calibro non comprende che a 39 anni e con partite ogni tre giorni l’allenatore deve gestirlo al meglio…).

Partita piacevolissima al Tardini dove un Parma in grande spolvero pensa di aver già chiuso i conti con la Sampdoria già nel primo tempo con gol di Gervinho al 18′ e Bereszyński al 40′. Purtroppo per i ducali, la squadra genovese ha ben appreso gli insegnamenti e la grinta di Ranieri per cui nella seconda parte della gara ribalta tutto e si impone con reti di Chabot (48′), Quagliarella (69′) e Bonazzoli (78′): Parma–Sampdoria 2-3.

Il match clou per la salvezza di scena a Marassi vede il Genoa imporsi di misura su un Lecce abulico (che fallisce un altro rigore con Mancosu) solo nel finale e con uno sfortunato autogol di Gabriel. Genoa-Lecce 2-1 con reti di Sanabria al 7′, pareggio di Mancosu al 60′, con i salentini quasi (?) spacciati checché ne pensi il suo allenatore.

L’incontro tra già retrocessi (di fatto) vede il Brescia battere la Spal per 2-1 con reti di Dabo per gli estensi e di Zmrhal (2) per le rondinelle.

La rediviva Fiorentina di Iachini liquida il solito Torino svagato con il più classico dei punteggi: Fiorentina–Torino 2-0: realizzano Lyanco al 2′ e Cutrone al 75′.

Il Napoli deve sudare le proverbiali sette camicie per aver ragione di una coriacea Udinese che alza bandiera bianca soltanto a una manciata di secondi dal termine della gara per un gran gol di Politano subentrato a Callejon. Le altre due reti ad opera di De Paul al 22′ e Milik al 31′; Napoli–Udinese 2-1.

Pareggio con polemiche all’Olimpico di Roma dove l’Inter passa in vantaggio con una zuccata di De Vrij al 15’ e che viene raggiunta da una rete di Spinazzola al 45+1′ molto contestata dagli interisti per un precedente fallo a centrocampo di Kolarov su Martinez ai più (compreso l’arbitro Guida che dal Var richiama Di Bello alla verifica). Il fallo appare netto ma non allo stesso direttore di gara che va a rivedere il tutto. Non rileva alcunché di irregolare e convalida il gol, ma restano ulteriori dubbi. Va in vantaggio la Roma con Mkhitaryan al 57′ e definitivo pareggio di Lukaku al 88′ su calcio di rigore provocato da una nefandezza di Spinazzola che rifila un calcione a Moses in piena area di rigore. Roma-Inter 2-2.

La Juventus non fallisce il ritorno alla vittoria battendo una rabberciata Lazio orfana di Luis Alberto che fa quel che può difendendosi con ordine per tutto il primo tempo finito a reti inviolate. Ad inizio della ripresa però subisce prima un calcio di rigore per un intervento scomposto di Bastos al 51′ che CR7 non fallisce e tre minuti dopo uno sciagurato intervento di Luis Felipe regala un pallone a centrocampo a Dybala che si invola verso la porta affiancato da Ronaldo e lo serve per il più facile dei gol: 2-0. Sembra tutto finito e la Juve si rilassa specie nelle retrovie dove Bonucci si fa anticipare da Immobile al minuto 83 e non trova di meglio che stenderlo in area: calcio di rigore ineccepibile che Immobile stesso realizza raggiungendo CR7 in vetta alla classifica dei marcatori a quota 30. La Lazio si butta generosamente in avanti alla ricerca della remuntada ma pur con qualche sofferenza e con un paio di interventi di Szczesny, la Juve porta a casa la vittoria che sa tanto di nono scudetto. Juventus-Lazio 2-1.

Serie A – Risultati 34° giornata

VERONA

1-1

ATALANTA

CAGLIARI

1-1

SASSUOLO

MILAN

5-1

BOLOGNA

PARMA

2-3

SAMPDORIA

GENOA

2-1

LECCE

NAPOLI

2-1

UDINESE

BRESCIA

2-1

SPAL

FIORENTINA

2-0

TORINO

ROMA

2-2

INTER

JUVENTUS

2-1

LAZIO

 

La classifica

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