Si difendono dall’accusa di tentato omicidio i 4 ragazzi arrestati per la rissa scoppiata la sera del 6 giugno a Mondello.
Una discussione animata fra due compagnie di liceali che poi degenera in spintoni, schiaffi. E si trasferisce da Colapesce a Valdesi dove si consuma la parte più violenta anche grazie all’arrivo di alcuni ragazzi esterni agli studenti e provenienti dal vicino Zen.
I 4 ragazzi sono accusati di aver accoltellato un paio di giovani di cui uno è poi finito in ospedale e salvato grazie all’intervento dei medici di Villa Sofia.
3 di loro sono agli arresti domiciliari, mentre il minorenne è in carcere.
Oggi i 4 ragazzi sono stati interrogati dal Giudice per le indagini preliminari e dai Pubblici Ministeri, alla presenza dei loro avvocati.
Hanno respinto le accuse ed ognuno di loro ha fornito un suo alibi. Uno di loro, il 18enne Matteo, ha dichiarato che la sera della rissa si trovava a Castelvetrano come si potrebbe evincere dalla testimonianza di 15 persone e da alcune prove raccolte dal suo avvocato Mangano.
Gli altri arrestati sono un minorenne di 17 anni e due maggiorenni di 19 anni, Ivan e Gabriele.
Ivan si è difeso asserendo che in quel momento si trovava in spiaggia con una ragazza di cui però non ha saputo fornire le generalità e che avrebbe saputo dell’aggressione solo grazie ad una telefonata fattagli da un cugino. Saputo della rissa si sarebbe recato sul posto ricevendo anche due pugni e solo rientrando a casa avrebbe saputo dell’accoltellamento.
Anche Gabriele ha negato le accuse dichiarandosi estraneo ai fatti.
Nei confronti del 17enne procede la Procura per i minorenni.
(fonte gds.it)
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