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Il “Barbera” al Palermo per sei anni, così il canone diventa più leggero

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Il consiglio comunale approva la convenzione: il costo di 314 mila euro compensato da attività della società.
Torna la possibilità di organizzare concerti, ordine del giorno per una sponsorizzazione da 113 mila euro.
Entro sei mesi però bisogna pagare le somme pregresse. Ok alla pubblicità.

Questo il titolo di Repubblica, oggi in edicola

Adesso la parola spetta al Palermo calcio di Mirri e Di Piazza. Dopo una maratona di 22 ore in due giorni non privi di scontri in aula, ieri sera il Consiglio comunale, con 20 voti favorevoli e 5 voti contrari, ha approvato la delibera della convenzione per concedere lo stadio alla società rosanero per i prossimi sei anni.
Inizia così l’articolo di Tullio Filippone che sintetizza tutti i passaggi che hanno portato alla definizione dei criteri per la concessione dello stadio al club rosanero:
canone confermato a 341 mila euro ma il club potrà compensarlo in diversi modi. I lavori straordinari (a spese del club) saranno scomputati, così come è prevista una sponsorizzazione del Comune che non sarà superiore di un terzo al valore del canone (massimo dunque circa 113 mila euro) ma che impegnerà il club a proporre attività sociali ; a ciò andrà aggiunta la possibilità di destinare 96 posti ai disabili e alle scuole elementari.
L’importo inoltre potrà essere rivalutatao sulla base delle misure di sicurezza dettate dal Covid.

Ma la grande novità, rivendicata dalla maggioranza e fortemente voluta dall’amministrazione, è l’introduzione della possibilità di organizzare al “Barbera” eventi extrasportivi come i concerti, previa autorizzazione del Comune, soprattutto per l’uso del manto erboso, scrive Filippone.
il canone dello scorso anno andrà pagato e la società avrà sei mesi di tempo per farlo. Restano i 60 biglietti riservati alle autorità ma si è deciso che andranno richiesti di volta in volta.

E la società avrà, la possibilità di utilizzare gli spazi interni per la pubblicità pagando il canone in accordo col regolamento, mentre all’esterno i pannelli, sui quali pende un contenzioso, andranno a bando, scrive Filippone.
Queste le decisioni del Comune: adesso la palla passa alla società.
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