Palermo: fra pub e vicoletti viene rispettato il distanziamento sociale?

Palermo, capoluogo di regione, le sere d’estate si trasformano in un concentrato di giovani che si incontrano fra le strade del centro per passare una serata fra amici. Scopriamo quindi, se fra pub e ristorantini del centro vengono rispettate le distanze e gli accorgimenti necessari per il contenimento del virus.

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Le attività della Cala sono ben organizzate: chi si siede deve compilare un foglio per dichiarare di far parte dello stesso nucleo familiare o stanza d’albergo e per recarsi al tavolo loro assegnato è necessario indossare la mascherina.

Fra i vicoletti del centro storico pochi passeggiano con la mascherina, ad eccezione delle famiglie.

La Vucciria, l’antico mercato palermitano, è meno affollato del solito insieme alla famosa Piazza Rivoluzione, zona d’incontro della movida cittadina. Tutti i locali in vicinanza della zona portuale della città, hanno i tavolini ben distanziati mantenendo il distacco necessario.

Nelle piccole vie che costeggiano il centro storico però le distanze sono sempre meno presenti dato anche il poco spazio di cui dispongono.

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Purtroppo queste sere d’estate non possono essere accompagnate da dj che fanno ballare la gente, ma spesso nelle zone più affollate si sposta un ragazzo straniero che con la sua cassa movimenta le serate d’estate dei ragazzi.

Resta da stabilire se i cittadini, soprattutto i ragazzi, riescono a mantenere la distanza necessaria quando si riuniscono sia nel pubblico che nel privato. Nelle ultime ore infatti, il governatore Musumeci ha dichiarato di voler firmare delle ordinanze più restrittive delle attuali, se il numero dei contagiati continuerà a crescere.

Soltanto se ciascuno opererà con senso di responsabilità potremo superare questa critica fase storica.

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