Lo stop a causa del Covid-19 ha stravolto il mondo del calcio e per fortuna, dopo 3 mesi, si è potuti ripartire in sicurezza. Ma senza i tifosi, con le partite a porte chiuse e per poter concludere ciò che era stato iniziato. Un traguardo aver assegnato lo scudetto, però Gabriele Gravina, presidente della FIGC, non si sente soddisfatto: insicuro per l’inizio della prossima stagione. La 2019/20 è terminata in ritardo, con le Final Eight di Champions ed Europa League ancora da giocare.
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LO SCUDETTO TITOLO DI MERITO
Il numero uno della FIGC, ai microfoni de La politica nel pallone su GR Parlamento, ha voluto ribadire l’importanza del titolo di Campione d’Italia nonostante la lunga pausa inaspettata: “Lo scudetto è sempre un titolo di merito. In un momento così complicato, non solo per lo sport italiano ma per tutto il nostro paese a causa di questo virus, arrivare a questa conclusione credo sia un risultato straordinario. Per il campionato ma soprattutto per chi ha vinto il campionato”.
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E ORA?
Adesso occhio a ciò che verrà per il calcio italiano: “La mia mente e il mio cuore sono già al di là di questo campionato. Sono molto ma molto preoccupato per la prossima stagione: le squadre dovranno cominciare tra non molto i raduni e la preparazione e siamo in grandissimo ritardo nella conoscenza delle nuove procedure da seguire. Non sappiamo questo stato d’emergenza per quanto tempo ancora sarà prorogato”
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