Gli ultimi giorni non sono stati troppo felici per i dati registrati in Sicilia, cosa che ha fatto allarmare il presidente Musumeci che ha pensato anche a possibili nuove restrizioni.
Attraverso gli articoli pubblicati sul strong>Giornale di Sicilia, oggi in edicola, facciamo il punto della situazione epidemia.
Tre pazienti a Trapani e due a Messina, dopo i controlli per la presenza del Coronavirus all’Istituto ortopedico.
In Sicilia sale l’allarme epidemiologico. Accertati 14 casi, la metà è a Catania.
Il risultato peggiore in tutto il Mezzogiorno: in Campania scoperti 11 positivi.
La Lombardia rimane la regione più colpita (74), poi Emilia Romagna e Lazio.
14 le infezioni accertate nell’Isola su poco più di 1500 tamponi effettuati, per un bilancio di 47 casi nel giro di una settimana. Il maggior numero di positivi si registra ancora una volta in provincia di Catania: 7 nuovi malati, 5 dei quali legati al focolaio esploso in questi giorni nell’hinterland del capoluogo, mentre altri 2 sono emersi in occasione dei tamponi effettuati nel pre-triage per i ricoveri in ospedale.
2 casi sono stati accertati a Messina, grazie al tracciamento delle persone entrate in contatto con i pazienti dell’Istituto ortopedico della città risultati positivi nei giorni scorsi, e altrettanti nel ragusano, individuati tra i 108 migranti sbarcati il 25 luglio a Pozzallo. Le altre 3
infezioni risultano in provincia di Trapani, a Palermo (la donna incinta di origini somale) e nel Nisseno, quest’ultima emersa risalendo ai contatti del paziente trovato positivo lo scorso sabato. I 14 contagiati sono tutti asintomatici.
la cifra dei nuovi positivi individuati in Sicilia, stavolta, supera quella di tutti gli altri territori, persino della Campania, che nell’arco di 24 ore conta 11 casi, mentre in Puglia risultano tre contagi, altrettanti in Molise, zero nelle altre regioni del Sud
(Andrea D’Orazio)
Covid-19, stop ai ricoveri in un reparto dell’Ingrassia per una positiva.
Migrante infetta e senza tampone, il virus a Palermo torna a fare paura.
All’ostetricia del Civico una somala giunta da Lampedusa: il test effettuato dopo tre giorni. Scatta il tracciamento.
Previsti gli esami sul personale venuto a contatto con la donna e le altre pazienti.
(Virgilio Fagone)
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