Dopo la sospensione del campionato il risarcimento sarebbe stato convertito in un voucher su Vivaticket.
Sono 10.341 gli abbonati al «Barbera» che hanno deciso di non richiedere il rimborso per le tre partite non disputate dal Palermo a causa della sospensione del campionato di Serie D.
Questa l’apertura dell’articolo di Benedetto Giardina sul Giornale di Sicilia, oggi in edicola.
Palmese, Giugliano e Castrovillari erano le partite previste in abbonamento a cui i tifosi rosanero hanno dovuto rinunciare.
E potevano poi chiedere il rimborso (un voucher su Vivaticket) che, complessivamente, per un abbonato di curva sarebbe stato di 12,35 euro. Ma lo hanno chiesto soltanto 105 su 10.341 abbonati.
Solo l’1%; il resto ha deciso di rinunciare alle modalità di ristoro previste.
La società inoltra prevedeva che, chi avesse rinunciato al rimborso e avesse presentato un nuovo abbonato, avrebbe usufruito di uno sconto del doppio rispetto a quanto dovuto. Se un abbonato di curva, che poteva avere 12,35 euro di rimborso, avesse presentato un amico, avrebbe avuto 24,70 euro di sconto sul nuovo abbonamento. Scaduti i termini (25 luglio) per ottenere il rimborso.
Gli abbonati del Palermo hanno diritto a un voucher digitale di valore corrispondente al rateo dell’abbonamento, utilizzabile entro 18 mesi dalla data di emissione sul portale Vivaticket.com, scrive Giardina in conclusione di articolo.
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