Quando la temperatura sale, sale anche l’emergenza incendi. Da circa una settimana bruciano monti siciliani da nord a sud. Situazione piuttosto instabile per le varie abitazioni di campagna e i centri abitati confinanti.
Oltre agli incendi però si sono verificati anche alcuni decessi: uno a Ribera e uno nel messinese. A Ribera, Francesco Baiamonte, è stato ritrovato nel suo giardino senza vita con vicino il suo rastrello che stava utilizzando. Le cause del decesso sono ignote, si ipotizza o un malore improvviso o intossicazione.
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Bruciano i boschi di Monreale, Borgetto, Sagana, Montelepre e Carini. Anche nel messinese, a Santo Stefano di Camastra in fiamme ettari di terreno con abitazioni vicine, brucia anche l’autostrada A20.
La situazione più drastica si trova però nell’Agrigentino, dove si piangono migliaia di ettari ridotti a carboncino dalla brutalità delle fiamme.
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Fiamme importanti anche a Calatafimi e Macari, dove a causa dello scirocco si stava sfiorando tragedia: le lingue di fuoco stavano raggiungendo il centro abitato mettendo a rischio la popolazione residente.
Lavorano nel frattempo incessantemente piloti, vigili del fuoco e guardia forestale per sedare le fiamme e mettere in sicurezza i centri abitati circostanti.
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