Otto lunghi anni. Prima da giocatore e poi da allenatore.
E’ questo il bilancio di Fabio Caserta a Castellammare di Stabia dove, soprattutto da allenatore, ha scritto un pezzo di storia del club campano. Un campionato tranquillo fino alla pandemia; poi il crollo e la retrocessione. E la separazione dal club che lo ha adottato e stimato. E Caserta, in questa sua lunga lettera pubblicata sul suo profilo Facebook, non dimentica e ringrazia. Eccola la lettera:
Prima di scrivere ho voluto riflettere perché dentro di me c’era, e c’è ancora, tanta rabbia e
tristezza per come si è conclusa la mia esperienza a Castellammare.
Ed allora ho deciso di salutarvi con queste poche righe cui affido il compito di far comprendere
quanto sia stretto e speciale il mio legame con tutti VOI.
Tutto è nato il 31 gennaio 2012, una data indimenticabile: ultimo giorno del calciomercato.
Nulla lasciava presagire che la scelta di raggiungere la città delle acque avrebbe di colpo
cambiato la mia quotidianità.
Quel giorno ebbe inizio la mia esperienza con quella che sarebbe diventata la città mia e della
mia famiglia, ebbe inizio la storia con quella che poi sarebbe divenuta la mia famiglia per otto
bellissimi anni.
L’affetto che ho trovato in questa città mi ha immediatamente riempito il cuore di felicità, la
gente di Castellammare mi ha trattato da sempre come un loro figlio nei momenti belli ma
sopratutto nei miei momenti brutti e dolorosi, il tifo della Sud ed il calore del Menti mi hanno
sempre indotto a dare il massimo sino all’ultimo giorno, nel bene e nel male.
Quale professionista, prima come calciatore e poi come allenatore, probabilmente – anzi quasi
sicuramente – ho commesso degli errori ma nulla mi posso rimproverare sotto il profilo
dell’impegno e dell’abnegazione.
Ho sempre dato il massimo mettendo gli interessi della Juve Stabia e della città di Castellammare
prima dei miei, siano essi personali che economici.
Ho sempre e solo pensato al bene della Juve Stabia, squadra con la quale sono riuscito ad
ottenere tante gioie prima come calciatore e poi come allenatore.
Soprattutto come allenatore !!
Al primo anno ci siamo presentati ai nastri di partenza con un allenatore alla prima esperienza su
una panchina, ed una compagine costituita da gran parte da giovani calciatori e, nonostante ciò,
abbiamo collezionato un insperato quarto posto che ci ha permesso di disputare i playoff da cui
siamo stati eliminati senza alcun demerito … anzi !!
La seconda stagione invece …. è stata fantastica !!
Nessuno avrebbe scommesso un centesimo sulla possibilità di vincere il campionato.
Abbiamo messo a disposizione il nostro lavoro, abbiamo fatto parlare di noi: della nostra impresa
ne ha parlato tutta l’Italia sportiva.
Abbiamo compiuto un qualcosa che sotto certi aspetti è irripetibile, con una magnifica
promozione in B nell’annata dei record.
Ma purtroppo ogni rapporto prima poi giunge al termine ed anche il mio, nonostante il notevole
legame affettivo con questa splendida tifoseria e con questa magnifica città, è giunto ai titoli di
coda per una scelta non mia.
Se mi fosse toccato scegliere ed obbligato a lasciarvi, allora avrei di certo scelto un epilogo
diverso, quello di una salvezza tranquilla ed una squadra in B anche per l’annata prossima, ma
purtroppo non è andata così.
Ho pensato molto sul cosa scrivere in questa lettera di ringraziamento.
Mi sono venute in mente, come in un film, tutte le immagini dei miei anni qui con voi e devo
ammettere che, anche se ho vissuto periodi di frustrazione e di incazzature nel mio percorso
visivo, in mente ho ripercorso solo momenti positivi.
Sono affiorati in me solo ricordi piacevoli, che hanno mutato il mio stato d’animo.
Ci vorrebbe un’enciclopedia per descrivere tutti i momenti belli, tutte le sensazioni e le emozioni
che ho vissuto, perché allenare a Castellammare non è solo allenare lo Stabia, ma è fondersi con
un paese intero, vivere la Vostra quotidianità, prendere le Vostre abitudini ed imitare i Vostri
comportamenti.
Ce l’ho messa tutta: fino al lockdown la squadra navigava in acque tranquille tanto che qualcuno
sognava traguardi inimmaginabili ad inizio stagione, ma poi l’arrivo della pandemia ha di fatto
scombussolato i piani facendoci terminare la parte finale del campionato nel modo che tutti
sappiamo.
Di questo solo io so quanto sono dispiaciuto, e per gli errori commessi sul campo sono il primo
ad esserne fortemente rammaricato, ma d’altronde solo chi non fa non sbaglia.
Tuttavia, non è mia abitudine guardare al passato, recriminare, cercare motivazioni,
giustificazioni o colpevoli.
Ringrazio Castellammare e gli Stabiesi, le tante persone che mi hanno manifestato stima e
rispetto, ed anche chi ha individuato in me la “causa di tutti i mali”.
Concludo dicendo che in questi anni ho vissuto un sogno bellissimo e voglio lasciare un segno
della mia immensa riconoscenza a tutti voi.
Ed allora A TUTTI VOI DICO GRAZIE, ed in modo particolare DICO GRAZIE a
tutti i ragazzi della CURVA SUD, CUORE ED ANIMA DEL TIFO E DEL CALCIO
STABIESE.
Grazie per quello che abbiamo passato insieme, per tutto quello che mi
avete trasmesso, per tutte le emozioni che mi avete fatto vivere e per tutti i
sacrifici e fatiche che abbiamo condiviso.
Spero di avervi dato qualcosa come giocatore, come allenatore e soprattutto
come uomo.
Ognuno di voi rimarrà sempre nel mio cuore e ogni domenica con il pensiero
sarò sempre vicino a voi !!
Vi lascio dicendo che E’ STATO UN ONORE PER ME VESTIRE I COLORI
GIALLOBLU, ESSERE IL VOSTRO CAPITANO E DA ULTIMO IL VOSTRO
CONDOTTIERO !!
GRAZIE, con affetto Fabio Caserta
.
SEGUICI SU FACEBOOK
SEGUICI SU INSTAGRAM
SEGUICI SU TWITTER
Altre News
Serie B, 18a giornata: vittoria della Juve Stabia
Bari, Lella: “A Palermo per il riscatto. Faremo una grande partita”
Bari, Longo: “Dobbiamo fare benissimo nelle prossime due gare”