Kazuyoshi Miura, attaccante giapponese dello Yokohama FC, all’età di 53 anni, si rende ancora protagonista nel mondo del calcio. Tempo fa è diventato il calciatore più anziano di tutti i tempi, superando il portiere inglese Kevin Poole ritirato a 51 anni nel 2014. Mercoledì è arrivato un altro record storico: diventare l’unico calciatore a giocare in ben 5 decenni diversi.
Menù giapponese al cenone di gruppo
ETERNO
Infatti, due giorni fa si è giocata la sfida della J. League Cup, la coppa di lega giapponese, tra il Sagan Tosu e lo Yokohama FC, valevole per il gruppo C della fase a gironi. La presenza di Miura per battere il record è stata fondamentale: al 63′ prende il posto del 22enne Kazunari Ichimi e anche per il decennio attuale calca almeno una volta un campo di calcio, dopo che l’ha fatto negli anni 1980, 1990, 2000, 2010. Una presenza fondamentale, dato che la squadra è riuscita a vincere al 92′ grazie al gol di Yuji Senuma. Un giorno tanto atteso per i tifosi e per la squadra, dato che “King Kazu” non vedeva il prato verde dalla sconfitta in casa dei rivali dello Yokohama F. Marinos per 2-1 datata 14 agosto 2019. E’ l’idolo di una città, tanto da portare la fascia di capitano al braccio. Gioca con la maglia dello Yokohama FC dal 2005, tranne per una breve parentesi al Sydney, avendo collezionato 288 presenze e 27 reti.
ANCHE IN ITALIA
E pure in Italia non dovrebbe essere così tanto sconosciuto. Infatti, Miura ha militato nel Genoa nella stagione 1994/95 diventando il primo giocatore giapponese della Serie A. 21 presenze e un gol col Grifone, speciale anche questo, ma amaro: il momentaneo vantaggio al 14′ nel derby perso per 3-2 con la Sampdoria. In quel periodo era il nipponico più forte dell’epoca, arrivato in Italia grazie a degli sponsor giapponesi che versavano un contributo in denaro alla società a ogni presenza del giocatore. Durante il campionato però subisce una grave frattura al volto dopo un intervento di Franco Baresi nei primi minuti della prima partita di campionato contro il Milan, rimanendo in campo fino alla fine del primo tempo. Si assenta inoltre per giocare la Kirin Cup con la Nazionale, poi vinta.
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