Sicilia, resoconto di tre mesi di lockdown: emorragia da 13 miliardi nel settore turismo

La Sicilia, da sempre meta favorita di turisti, ha subìto un grosso danno a livello economico a causa della pandemia che non ha permesso a svariati amanti di viaggi, di poter raggiungere la nostra bella isola per trascorrere la vacanza cullati dalle grandi distese di sabbia che danno sul fantastico Mediterraneo.

Circa 50mila turisti in meno rispetto agli anni scorsi a Palermo. A livello regionale si parla addirittura di 800mila presenze in meno. Per un totale di 13 miliardi di euro in misura ridotta solo nel settore turistico. Questi dati sono stati recepiti dall’istituto “Istat” che mostrano una reale panoramica della situazione attuale.

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Non è di certo mancato il commento del sindaco Leoluca Orlando: “Se non avessimo vissuto la pandemia e le necessarie restrizioni alla mobilità nazionale ed internazionale, sono certo che il 2020 sarebbe stato per Palermo un nuovo straordinario anno di presenze di turisti italiani e stranieri”. Nonostante l’elevato numero di viaggiatori nell’isola, nulla è comparabile ai dati registrati l’anno scorso. Palermo infatti è stata una delle mete più apprezzate a livello regionale e nazionale.

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Solamente nella settimana di Ferragosto dello scorso anno i numeri erano ben altri: si è oltrepassato il limite di passeggeri pari a 200mila con 1440 voli fra partenze e arrivi. Ad oggi invece i dati segnato circa 100mila transiti.

Una dato disastrante che mette fortemente in ginocchio l’economia di una regione che da sempre è andata avanti con molta fatica, soffrendo parecchio la presenza di organizzazioni malavitose che interferiscono con la gestione amministrativa dell’isola.

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