Coronavirus: misure extra diffuse fra le regioni. La Sicilia predispone lo sgombero degli hotspot

Visto il rialzo dei contagi considerevole che sta colpendo l’Italia, alcune Regioni stanno cercando di attuare delle azioni cautelative affinché il numero degli infetti possa ridimensionarsi.

L’Italia infatti ha raggiunto quota 1071: non succedeva dal 12 maggio scorso. Il primato dell’estate 2020.

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Nel Lazio, regione che conta il maggior numero di nuovi contagi superando la Lombardia, è stato stipulato un accordo con la Sardegna: test e tamponi a tempesta per chi lascia l’isola e chi arriva in Regione. E’ possibile inoltre che altre Regioni si accordino a tale provvedimento.

In Sicilia invece, Nello Musumeci interviene su tutte le furie:”Si attivi un ponte-aereo immediatamente e si liberi la Sicilia da queste vergognose strutture“. Il Presidente della Regione infatti, massacrato dai continui arrivi di migranti nell’isola, ha deciso di intervenire drasticamente, con la firma dell’ordinanza, sgomberando tutti gli hotspot presenti in Sicilia, ritornando ad uno status di equilibrio, proprio come accade nelle altre regioni nazionali.

“Vogliono far diventare razzisti i siciliani, che sono il popolo più accogliente di tutto il mondo? Adesso se vogliono a Roma impugnino pure la mia ordinanza. Basta: abbiamo avuto fin troppo rispetto istituzionale su questa emergenza, ricambiato da silenzi, indifferenza e omissioni“- così aveva tuonato ieri il governatore.

E’ chiaro inoltre, che ciò che ha causato un rialzo notevole, sono stati coloro che sono rientrati dalle vacanze e chi in generale è stato a contatto con la movida del luogo; poi in misura minore la presenza dei migranti.

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Pertanto, anche il porto di Civitavecchia ha ordinato dei box di controllo per i prossimi sbarchi e, come sottolinea il Presidente del Lazio Zingaretti:”la Regione Sardegna e il Ministero della Salute devono urgentemente predisporre controlli con tampone agli sbarchi dei traghetti“.

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