Il Coni dice no all’ultimo ricorso, il futuro del Trapani è in Serie C

Anche l’ultima illusione si è spenta. Il Trapani adesso dovrà pensare esclusivamente a preparare il campionato di Serie C. Ieri mattina il Collegio di Garanzia del Coni, ha infatti rigettato il ricorso dei granata che chiedevano l’allargamento della serie B a 22 squadre. Il torneo cadetto si disputerà quindi regolarmente a 20 squadre.

Adesso Alivision e il suo proprietario Fabio Petroni dovranno stabilire budget e limiti di spesa considerando la situazione di partenza. Circa 500.000 mila euro sono previsti per la stagione, a cui si vanno ad aggiungere i soldi del paracadute, come riporta Repubblica, più i milioni derivanti dalle cessioni dei giocatori più importanti come Nzola e Pettinari, senza dimenticare i debiti, non ancora estinti.

Per i tifosi, la speranza è che Alivision venda al più presto, oppure si dovrà accontentare di un Trapani senza ambizioni di alta classifica.

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L’incertezza regna anche nella dirigenza: il nuovo ds potrebbe essere Sandro Porchia, vecchia conoscenza rosa-nero, che si è guadagnato la stima dell’ambiente lavorando con il settore giovanile.

Ma i problemi di Alivision e l’incertezza sul futuro, bloccano qualsiasi scelta anche provvisoria, e anche un programma e la progettualità di squadra rimane in stand-by.

Heller vuole il Trapani: “Petroni si faccia da parte”

Il passaggio di proprietà rimane dietro le quinte, con Giorgio Heller che ha presentato un’offerta formale e pronto a farsi avanti. Ad esso si affianca anche un gruppo di imprenditori trapanesi pronto a fare la sua parte.

Tutti attendono che Fabio Petroni faccia un passo indietro, consegnando la società al sindaco, per il bene della città e della squadra, in una sorta di “guerra di posizione“, come scrive Fabio Tartamella in chiusura di articolo, che attende che il nemico prima o poi cada stecchito. Ma a soffrire in questo turbinio di incertezza sono soltanto i tifosi che attendono di conoscere il destino della propria squadra del cuore.

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