Nello Musumeci, chiede ancora aiuto al governo nazionale per combattere l’emergenza migranti, ma da Roma arriva poco supporto e lo stesso presidente della regione siciliana, comincia dunque ad usare toni non proprio amichevoli. Sull’isola, la situazione è ormai al collasso: altri 300 sono i migranti arrivati a Lampedusa, 700 nell’HotSpot che, si dice, ne possa contenere soltanto 190, 40 naviganti senza una meta a Marzamemi e 240 nella SeaWatch a largo della Sicilia. Il governatore, non usa più mezze misure e attacca. Ecco le sue parole:
“Sembra un bollettino di guerra, il calvario di circa 18mila persone in questi primi 8 mesi in Sicilia; ma è mai possibile che tutto questo debba passare per gestione ordinaria? Che non ci sia la voglia, l’impeto ad indignarsi a Roma? Che ci si giri dall altra parte negando una realtà insostenibile? Certo sta facendo effetto la decisione del Tar di Palermo di dire che l ordinanza del presidente della Regione Siciliana è nulla; la macchina infernale del potere sta funzionando, però la macchina deve sapere che noi non ci lasciamo intimidire: nessuno qui vuole fare il masaniello, l’uomo di rottura ma abbiamo il diritto di difendere i diritti dei siciliani, andremo avanti. I nostri consulenti sanitari andranno in giro per i circa 40 centri d’accoglienza e ci devono dire quali sono le condizioni igienico-sanitarie di ognuna di queste strutture dello Stato”.
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