Dopo anni di botte e intimidazioni da parte delle sorelle con cui viveva, la donna ha deciso di parlare e denunciare tutto ciò che ha subito alla squadra mobile: si è presentata in questura a seguito di un’ultima vicenda che le ha causato il volto sfigurato e diversi segni in tutto il corpo.
Dopo le diverse indagini, oggi la polizia ha arrestato le due nigeriane accusate di stalking, lesioni aggravate e favoreggiamento alla prostituzione.
La vittima racconta alla Questura di Palermo che le due sorelle l’hanno aggredita con duri colpi in varie parti del corpo che le avevano provocato ferite. Con un coccio di vetro l’avrebbero colpita sul viso, sfigurandolo e, non contente, l’avrebbero minacciata di sfregiarla con l’acido se l’avessero vista ancora prostituirsi a piazza XIII Vittime.
Dopo questi episodi, la donna intimorita si chiuse in casa per paura che le sorelle potessero recarle altri danni. La donna, inoltre, racconta agli agenti di doversi prostituire per poter guadagnare: guadagno che andava interamente alle due sorelle in quanto queste pretendevano un guadagno di 20 mila euro.
Dopo l’apprendimento della notizia del Re del Benin, che testimoniava che le donne costrette a prostituirsi non dovessero più pagare i soldi del viaggio, la donna tenta di ribellarsi alle sorelle riguardo i 20 mila euro da restituire alle donne. Questo atteggiamento di “rivolta” è costato caro alla vittima che da adesso in poi, potrà forse iniziare una nuova vita.
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